Proibito in Turchia il partito islamico

Proibito in Turchia il partito islamico Grave decisione della Corte Costituzionale Proibito in Turchia il partito islamico IlRefah aveva la maggioranza relativa l'Unione europea: la libertà è a rischio ANKARA. Il partito islamico di maggioranza relativa, Refah, è stato messo fuori legge dalla Corte Costituzionale turca. Sul piano internazionale la dissoluzione del Refah risulta un altro duro colpo all'immagine della Turchia quale moderno Paese democratico e rischia di inceppare la ripresa del dialogo politico con l'Europa in vista di una futura adesione turca all'Ue. Ieri la presidenza britannica dell'Unione europea ha espresso da Londra la sua preoccupazione per le implicazioni che la decisione comporta «per il pluralismo democratico e la libertà di espressione». La Corte Costituzionale, la cui nomina è politica e di cui fanno parte tre giudici militari, ha deciso anche la confisca dei beni immobili del Refah e l'esclusione per 5 anni dalla vita politica del suo leader Necmettin Erbakan e di altri 5 esponenti islamici accusati di aver favorito attività fondamentaliste contrarie ai princìpi secolari dello Stato fondato da Atatùrk. Molinari A PAG. 9

Persone citate: Molinari, Necmettin Erbakan

Luoghi citati: Ankara, Europa, Londra, Turchia