la condannata che seduce gli Usa di Andrea Di Robilant

la condannata che seduce gli Usa Karla, 38 anni, deve morire il 3 febbraio con un'iniezione letale, prima donna giustiziata in Texas dal 1863 la condannata che seduce gli Usa La Cnn si mobilita contro la pena di morte WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «La mia vicenda è sempre più affascinante», confessa candidamente a Larry King, il più noto intervistatore della Cnn, attraverso il vetro nel carcere di Gatesville (Texas). «Ogni giorno succede qualcosa di nuovo. E' una vera benedizione essere al centro di tutto questo. E di sapere che fa parte di un piano di Dio». Il volto dolcissimo, i modi garbati, l'espressione serena, «angelica» dicono i secondini: Karla Faye Tucker è una condannata a morte indubbiamente «diversa», che non corrisponde in nulla all'immagine dell'omicida violenta. E chissà che questa bella donna di 38 anni, condannata a morire il 3 febbraio per aver picconato a morte una giovane coppia, non riesca ad aprire una breccia nella fede granitica degli americani nella pena capitale. 1 media Usa cominciano a convincersene. Networks e quotidiani riscaldano i motori per una grande campagna d'informazione sul caso Tucker. La sorte di Joseph O'Dell che tanto ipnotizzò l'opinione pubblica in Italia venne ignorata negli Stati Uniti. Ma questa volta, affascinati (e sedotti) dalla Tucker, giornali e tivù sono lanciati in una crociata che non ha precedenti. Ha cominciato il mese scorso la rete Cbs, dedicando alla Tucker un segmento del suo seguitissimo «60 Minutes». Tutti i quotidiani più hnportanti gli sono andati dietro con ritratti, articoli, commenti. E ora la Cnn, in difficoltà con gli ascolti, ha deciso di cavalcare la vicenda fino in fondo. Mercoledì sera l'intervista di un'ora della Tucker a Larry King. Ieri sera un altro speciale di un'ora e la promessa della Cnn di seguire la vicenda fino alla sua conclusione. Fonti bene informate assicurano che Ted Turner, fondatore della Cnn, e sua moglie Jane Fonda, tutti e due impegnati contro la pena di morte, hanno caldeggiato l'idea di una campagna sul caso della Tucker. La sua bellezza radiosa (grandi occhi verdi, pelle olivastra, lentiggini, densi riccioli corvini) «ipnotizza i telespettatori», assicurano i critici televisivi. «E in più la sua storia è affascinante e sta catturando l'attenzione dell'opinione pubblica», spiega Caroline Teasdale, portavoce della Cnn. La metamorfosi di Karla Faye Tucker è del resto sorprendente. Quattordici anni fa «l'altra» Karla era una balorda imbottita di droghe che si prostituiva per una manciata di pillole. Una sera, con il suo uomo, decise di uccidere a picconate nel petto una giovane coppia tanto per vedere che effetto faceva (all'epoca si vantò che provò «un orgasmo» mentre affondava la piccozza). Ma negli anni di carcere da quella crisalide marcia è venuta fuori la «nuova» Karla, che si è pentita, che ha trovato la via di Gesù Cristo, che ha sposato il reverendo Dana Brown e che ha ammaliato perfino i suoi carnefici a Gainesville, i quali adesso si agitano all'idea di mettere a morte con un'iniezione letale questa «dolce donna di Dio» - così l'ha chiamata la Cbs. Le statistiche sono dalla parte di Karla. Il Texas, lo Stato che ha messo a morte quasi quaranta uomini l'anno scorso, non porta al patibolo una donna da quando Chipita Rodriguez non fu impiccata per aver ucciso un mercante di cavalli nel 1863. Ma così come nessuno dubita dell'autenticità della sua metamorfosi da «prostituta a missionaria» - la definizione è del Los Angeles Times - nessuno dubita della sua colpevolezza. Karla Faye Tucker ha commesso precisamente quel reato - assassinio premeditato e particolarmente violento - per il quale è prevista la pena di morte. Ed è stata condannata alla fine di un processo regolare e inoppugnabile. Dal punto di vista giuridico, insomma, il suo destino pare segnato. Ma il caso è tutt'altro che chiuso. Centinaia di lettere arrivano tutti i giorni sulla scrivania di George Bush, governatore del Texas - l'unico che ha il potere di vita e di morte sulla Tucker. E non sono lettere che il figlio dell'ex presidente, probabile candidato alla Casa Bianca nel 2000, può ignorare con uno scrollo di spalle. Perché vengono da ogni ceto sociale e ogni segmento politico. Inclusa quella destra religiosa che costituisce un blocco elettorale per lui decisivo. Andrea di Robilant Uccise a picconate una coppia, si è pentita e redenta La tv di Ted Turner (e di Jane Fonda) l'ha intervistata e cavalca la vicenda Karla Faye Tucker nella sua cella del carcere di Huntsville Nella foto piccola Ted Turner con la moglie Jane Fonda

Luoghi citati: Italia, Los Angeles, Stati Uniti, Texas, Usa, Washington