Caso Cito di R. M.

Caso Cito Caso Cito La Giunta lo salva Malumori nel pds ROMA. Ieri la giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera ha respinto la seconda richiesta d'arresto nei confronti di Giancarlo Cito, a cui i magistrati di Taranto contestano il reato di concussione per una presunta tangente. Dopo l'esito della seduta dell'altro ieri, questo voto in Giunta (che comunque dovrà essere confermato o bocciato dall'aula di Montecitorio) ha rafforzato il sospetto in qualcuno che si vogliano preparare le condizioni per 1'«assoluzione» di Previti. Il pds (che ieri ha votato a favore dell'arresto di Cito, in commissione) ha negato però qualsiasi connessione tra la vicenda che riguarda l'ex sindaco di Taranto e quella del deputato di Forza Italia. «Sono casi giudiziari - ha spiegato il responsabile Giustizia della Quercia Pietro Folena - diversi. Nella vicenda di Cito il Parlamento ha riconosciuto che c'è stato un errore tecnico e ha rinviato gli atti, agendo correttamente, ma è un errore grave pensare che assolvere l'ex sindaco di Taranto sia propedeutico a una possibile assoluzione di Previti». Il pds, quindi, vuole dimostrare che non intende procurarsi alibi per respingere l'arresto di Previti. E infatti gli esponenti della Quercia hanno criticato la decisione della Giunta di «salvare» Cito. «Purtroppo - ha affermato Walter Bielli, componente pidiessino della commissione - i parlamentari che in qualche modo provengono dal vecchio pentapartito non riescono a liberarsi da una logica che appare di rivalsa nei confronti della magistratura». Il pds è fermo sulla sua posizione, sebbene il segretario D'Alema non voglia dire pubblicamente come voterà. Una linea di condotta, questa del leader della Quercia, adottata pure da Di Pietro: «Ritengo non giusto - ha sottolineato l'ex pm - che persone come me, che hanno avuto stretti rapporti giudiziari con Previti, si debbano esprimere. C'è infatti il rischio di creare tensioni nell'animo dei parlamentari che devono prendere una decisione così delicata». Nel ppi, invece, l'orientamento maggioritario resta quello di votare contro l'arresto di Previti. D'altra parte i commissari popolari della Giunta per le autorizzazioni, ieri, hanno respinto la richiesta dei magistrati di Taranto nei confronti di Cito. E Franco Marini, su Previti, è stato molto chiaro: «Ma quale popolo dei fax - ha detto - non ci sono tutti questi fax che ci criticano e poi noi siamo parlamentari e abbiamo l'obbligo e il diritto di fare una valutazione seria e serena: non possiamo giudicare seguendo un'emozione». Nel ppi, comunque, c'è una quindicina di deputati che intende esprimersi a favore dell'arresto di Previti e una parte del gruppo è molto critica nei confronti delle esternazioni del responsabile della Giustizia Gargani. [r. m.]

Luoghi citati: Roma, Taranto