Monopoli

Monopoli Monopoli ADO-DADO: cincrae più cincrae uguale dieci. Unoduetrequattrocinqueseisetteottonovedieci (con il nuovo anno abbiamo velocizzato il sistema di conteggio dei numeri, n.d.r.): piazza Bodoni. In piazza Bodoni si va, e immediatamente e inavvertitamente ma soprattutto immancabilmente si mette piede - oltre che in piazza - anche sul prodotto finale di una lunga serie di trasformazioni: se non ricordo male un tempo a scuola queste cose erano anche oggetto di studio, sui prati cresce l'erba, i manzi la mangiano, i macellai assassinano i manzi, gli scarti dei manzi assassinati vengono caricati su camion, i camion trasportano gli scarti dei manzi assassinati alle ditte produttrici di cibo per cani, il cibo per cani al sapore di manzo viene inscatolato dentro lattine che come urne funerarie contengono i resti dei manzi assassinati, le lattine funebri vengono caricate da altri camion e trasportate nei supermercati, i ragazzi in camice verde pallido o azzurro pallido o rosa pallido dei supermercati mettono le lattine funebri negli appositi scaffali, gli appositi scaffali richiamano l'attenzione dei proprietari di cani che pensano massi, questa volta per il cane compro i bocconcini di manzo, le lattine con la scritta BOCCONCINI DI MANZO finiscono nei carrelli della spesa, passano oltre la linea delle casse, vengono messe in sacchetti di plastica, caricate in auto, scaricate dalle auto e caricate sugli ascensori, scaricate dagli ascensori e portate in casa, anzi, nelle case, case nelle quali vivono i cani, cani che scodinzolano felici al pensiero di cibarsi di bocconcini di manzo, incuranti del fatto di nutrirsi della carne di manzi assassinati e poi inscatolati prima di essere commercializzati, oh poveri e dolci manzi che ignari fate colazione con l'erba dei prati, va be', i padroni dei cani, di fronte ai cani scodinzolanti che ingombrano l'ingresso di casa, esclamano BUONO CHE ADESSO TI DO' I BOCCONCINI DI MANZO, ciascun padrone di cane al suo singolo cane, BUONO CHE ADESSO TI DO' I BOCCONCINI DI MANZO, provate a pensare a quanti padroni di cani e a quanti cani esistono al mondo mentre seduti al ristorante ordinate del manzo e vi renderete conto dell'ecatombe dei manzi, le bare dei manzi sotto forma di lattine comunque arrivano in cucina, i padroni dei cani le aprono tirando l'apposita linguetta, come si dice, e, in assenza di questa, servendosi di un comune aprisca- tole, come usa dire, e i resti dei manzi assassinati inscatolati e commercializzati finiscono nelle ciotole dei cani scodinzolanti, i quali sempre scodinzolando azzannano neanche tanto metaforicamente i placidi manzi felici di poter pascolare in santa pace sotto il sole, i cani azzannano, masticano e deglutiscono, i frammenti dei bocconcini di manzi assassinati precipitano attraverso le loro gole lungo i tubi digerenti fino agli stomaci canini, lì vengono digeriti e in parte trasformati in ulteriori scarti inutuizzabili ai fini della nutrizione attraverso i canini intestini, che ben presto si intasano: a quel punto i cani smettono di scodinzolare e iniziano a dare chiari segnali di impazienza, scorrazzando per le stanze delle case dei loro padroni, dirigendosi ogni due minuti verso le porte di quelle case, abbaiando e ululando mentre i loro padroni tentano in qualche modo di ostentare un'olimpica indifferenza verso il concetto di latrato in generale e nei confronti del latrato in quanto latrato in particolare, ma i cani non mollano, i cani sono testardi, i cani quando devono uscire devono uscire, non c'è modo di tenerli, anche perché è facile immaginare le conseguenze, così alla fine i padroni dei cani che aj loro cani hanno procurato le mini-bare di metallo contenenti i poveri resti dei pacifici manzi si alzano dalle poltrone posizionate dinanzi alle televisioni che trasmettono telefilm nei quali i protagonisti o sono cani o recitano da cani, e, guinzaglio alla mano, fanno tacere i loro cani, spalancando la porta, anzi, le porte, e salendo in compagnia canina sugli ascensori, per poi scendere in strada, e ctirigersi verso piazza Bodoni. Tutti i padroni di cani della città, anzi della provincia, anzi della regione, anzi della nazione, anzi d'Europa, anzi del mondo, portano i loro cani in piazza Bodoni: è evidente, basta mettere piede nella bellissima piazza sulla quale si affacciano le finestre sgorganti note del Conservatorio, alzare rapiti gli occhi al cielo stellato nel quale risuona un qualche quartetto di Mozart, e nello stesso istante SCIVOLARE sul prodotto finale della lunga serie di trasformazioni che ha coinvolto l'erba, i manzi, ì macellai gli autotrasportatori, gli addetti alla vendita dei supermercati, i padroni di cani e i cani cosiddetti defecatoli. Piazza Bodoni è la piazza con la più alta densità mondiale di escrementi canini per centimetro quadrato: e intanto i manzi vengono macellati a migliaia, come nelle guerre di religione. Monopoli Monopoli ADO-DADO: cincrae più cincrae uguale dieci. Unoduetrequattrocinqueseisetteottonovedieci (con il nuovo anno abbiamo velocizzato il sistema di conteggio dei numeri, n.d.r.): piazza Bodoni. In piazza Bodoni si va, e immediatamente e inavvertitamente ma soprattutto immancabilmente si mette piede - oltre che in piazza - anche sul prodotto finale di una lunga serie di trasformazioni: se non ricordo male un tempo a scuola queste cose erano anche oggetto di studio, sui prati cresce l'erba, i manzi la mangiano, i macellai assassinano i manzi, gli scarti dei manzi assassinati vengono caricati su camion, i camion trasportano gli scarti dei manzi assassinati alle ditte produttrici di cibo per cani, il cibo per cani al sapore di manzo viene inscatolato dentro lattine che come urne funerarie contengono i resti dei manzi assassinati, le lattine funebri vengono caricate da altri camion e trasportate nei supermercati, i ragazzi in camice verde pallido o azzurro pallido o rosa pallido dei supermercati mettono le lattine funebri negli appositi scaffali, gli appositi scaffali richiamano l'attenzione dei proprietari di cani che pensano massi, questa volta per il cane compro i bocconcini di manzo, le lattine con la scritta BOCCONCINI DI MANZO finiscono nei carrelli della spesa, passano oltre la linea delle casse, vengono messe in sacchetti di plastica, caricate in auto, scaricate dalle auto e caricate sugli ascensori, scaricate dagli ascensori e portate in casa, anzi, nelle case, case nelle quali vivono i cani, cani che scodinzolano felici al pensiero di cibarsi di bocconcini di manzo, incuranti del fatto di nutrirsi della carne di manzi assassinati e poi inscatolati prima di essere commercializzati, oh poveri e dolci manzi che ignari fate colazione con l'erba dei prati, va be', i padroni dei cani, di fronte ai cani scodinzolanti che ingombrano l'ingresso di casa, esclamano BUONO CHE ADESSO TI DO' I BOCCONCINI DI MANZO, ciascun padrone di cane al suo singolo cane, BUONO CHE ADESSO TI DO' I BOCCONCINI DI MANZO, provate a pensare a quanti padroni di cani e a quanti cani esistono al mondo mentre seduti al ristorante ordinate del manzo e vi renderete conto dell'ecatombe dei manzi, le bare dei manzi sotto forma di lattine comunque arrivano in cucina, i padroni dei cani le aprono tirando l'apposita linguetta, come si dice, e, in assenza di questa, servendosi di un comune aprisca- tole, come usa dire, e i resti dei manzi assassinati inscatolati e commercializzati finiscono nelle ciotole dei cani scodinzolanti, i quali sempre scodinzolando azzannano neanche tanto metaforicamente i placidi manzi felici di poter pascolare in santa pace sotto il sole, i cani azzannano, masticano e deglutiscono, i frammenti dei bocconcini di manzi assassinati precipitano attraverso le loro gole lungo i tubi digerenti fino agli stomaci canini, lì vengono digeriti e in parte trasformati in ulteriori scarti inutuizzabili ai fini della nutrizione attraverso i canini intestini, che ben presto si intasano: a quel punto i cani smettono di scodinzolare e iniziano a dare chiari segnali di impazienza, scorrazzando per le stanze delle case dei loro padroni, dirigendosi ogni due minuti verso le porte di quelle case, abbaiando e ululando mentre i loro padroni tentano in qualche modo di ostentare un'olimpica indifferenza verso il concetto di latrato in generale e nei confronti del latrato in quanto latrato in particolare, ma i cani non mollano, i cani sono testardi, i cani quando devono uscire devono uscire, non c'è modo di tenerli, anche perché è facile immaginare le conseguenze, così alla fine i padroni dei cani che aj loro cani hanno procurato le mini-bare di metallo contenenti i poveri resti dei pacifici manzi si alzano dalle poltrone posizionate dinanzi alle televisioni che trasmettono telefilm nei quali i protagonisti o sono cani o recitano da cani, e, guinzaglio alla mano, fanno tacere i loro cani, spalancando la porta, anzi, le porte, e salendo in compagnia canina sugli ascensori, per poi scendere in strada, e ctirigersi verso piazza Bodoni. Tutti i padroni di cani della città, anzi della provincia, anzi della regione, anzi della nazione, anzi d'Europa, anzi del mondo, portano i loro cani in piazza Bodoni: è evidente, basta mettere piede nella bellissima piazza sulla quale si affacciano le finestre sgorganti note del Conservatorio, alzare rapiti gli occhi al cielo stellato nel quale risuona un qualche quartetto di Mozart, e nello stesso istante SCIVOLARE sul prodotto finale della lunga serie di trasformazioni che ha coinvolto l'erba, i manzi, ì macellai gli autotrasportatori, gli addetti alla vendita dei supermercati, i padroni di cani e i cani cosiddetti defecatoli. Piazza Bodoni è la piazza con la più alta densità mondiale di escrementi canini per centimetro quadrato: e intanto i manzi vengono macellati a migliaia, come nelle guerre di religione.

Persone citate: Buono, Mozart

Luoghi citati: Europa