LA SERA ANDAVAMO A SPOGLIAR LE BALLERINE di Oreste Del Buono

LA SERA ANDAVAMO A SPOGLIAR LE BALLERINE LA SERA ANDAVAMO A SPOGLIAR LE BALLERINE Dal Music-Hall al Varietà, enciclopedia del divertimento «minore» vivere con i libri, troppi libri che paiono intenzionati a soffocarti se non ti sbrighi a sgombrare il locale lasciando loro le chiavi, a un certo punto ogni nuovo libro che si aggiunga può apparire l'annuncio della catastrofe. 0 addirittura l'inizio. Quel nuovo libro era poi pesante. Il grande uomo che l'altro giorno si profilava controluce sulla soglia me l'aveva scaricato nelle mani a tradimento. Di solito in casa mia non entra nessuno. A fermare i visitatori, pensa il portinaio. Ma questa volta, evidentemente, non ci aveva pensato. Al suono del campanello ero andato incoscientemente ed ero stato preso di sorpresa. E il dialogo con l'invasore è stato breve. Io, continuavo a chiedergli: «Ma perché il portinaio l'ha lasciata passare? Com'è possibile?». Lo so che ero grottesco e villano, ma, invecchiando, si è troppo egoisti e non ci s'accorge di diventare delle sgradevoli macchiette. Ma il gigante non è parso offendersi alla mia rabbia di nano. Dopo avermi scaricato nelle mani quel peso, che i i l miei polsi non sostenevano, mi ha detto, indulgente: «Vengo da Udine, mi chiamo Pretini, Giancarlo Pretini, forse questo libro la interesserà...». E se ne è andato. Il libro mi è caduto a terra era intitolato Spettacolo leggero e il sottotitolo specificava: dal Music-Hall al Varietà, alla rivista, al musical». Seduto sul pavimento perché sulle sedie stanno i libri ho provato a sfogliarlo dall'introduzione: «Le componenti dello Spettacolo Popolare e di Strada sono innumerevoli; spaziano su ogni argomento e attività. Ci circondano in ogni momento; siamo immersi in una continua dimensione spettacolare. Le feste folkloristiche; le manifestazioni religiose, l'arte dei venditori; la musica vagabonda e gli artisti di strada e giostre; il mondo del circo; i teatranti di ogni genere, compresa l'attività di animazione con le marionette; i burattini e ogni altro tipo di figura sprigionata dalla fantasia; l'arte spettacolare equestre ormai diventata sport e componente elevata del tempo libero, ci hanno sempre coinvolti inconsciamente. Sono tutte attività spettacolari artistiche considerate "minori" ma che in realtà sono compenetrate in noi e hanno sempre fatto parte della nostra vita. Così vicine sempre da non considerarle quasi spettacolo...». La tesi di Pretini è senz'altro affascinante ma soprattutto veritiera. Basta che proviamo a fare un esame di coscienza e cominciamo subito a capire il debito immenso che abbiamo contratto, con questi spettacoli «minori». Pretini con questo grande Spettacolo leggero (Trapezio editore) ci aiuta a procedere nel nostro esame. Lui non si stanca. Il dorso del libro reca un numero 15. Questo, infatti, è il quindicesimo volume scritto da Pretini per la sua inconsueta Enciclopedia dello Spettacolo Immaginifico. Pretini è un ricercatore straordinario, instancabile, raccoglitore di inediti e di dettagli esclusivi. Leggero vuol dire come la piuma di una ballerina; leggero vuol dire la bellezza nelle azioni e nei movimenti delle figure, leggero vuol dire aereo come le nuvole delle musiche; ma leggero può anche voler dire in senso satirico, in valutazione moralistica, una segnalazione di vuoto e di ricchezza irresponsabile. Ma questo è un grave eiTore e Pretini ha lavorato con assoluta e affettuosa dedizione all'argomento. E, infatti, respinge quella menzoniera collocazione dello Spettacolo Leggero, con tutte le sue varianti tra gli spettacoli «minori», ovvero senza alcuna importanza culturale, di pura evasione. Questa della pura evasione è, anzi, l'accusa più fasulla. Sviluppando la sua tesi Pretini che gli uomini più derelitti sono stati i primi a trasformarsi in artisti, a impegnare ogni possibile loro energia e capacità nel portare sul palcoscenico tutte le componenti della propria vita tormentata, e sublimandole in poesia, canto musica, mimica e comicità. I primi volumi che trattano con competenza il nostro argomento sono quelli di Jarro (Giulio Piccini) editi nell'ultimo decennio del secolo scorso e contenenti particolari profili di artisti. Ma il primo volume specifico è quello di Antonio Morosi, edito nel 1901. Pretini ha letto tutto quello che i suoi eroi hanno scritto e tutto quanto è stato scritto su di loro. Le testimonianze sono tante. I nomi degli artisti e degli altri personaggi sono migliaia. E vengono da tutti i paesi e tutte le classi. Artisti di primo piano e comprimari, canzonettiste, sia napoletane, la diversità va sottolineata, sia italiane, sia internazionali, cantanti di greca e cantanti in frac, tenorini di grazia e tenori di forza, suonatori, petomani melodiosi, eccentrici pieni di complessi, romanziere, fini dicitori, comici, parodisti, illusionisti, ventriloqui, ipnotizzatori, ginnasti, cascatori ovvero acrobati comici, giocolieri, trasformisti, ballerine e ballerini, prime donne da spolvero, nani e giganti e così via, una moltitudine insondabile, tutti condannati a essere artisti per tradizione, vocazione e necessità, ma pronti a cambiar nome sembianze e specializzazione davanti alla tentazione di qualche soldo o di qualche soddisfazione in più. Pretini non si occupa solo del passato, arriva a indagare il presente, ammesso che ci sia con le stragi fatte dalla televisione. All'inizio del suo libro ci presenta una tavola dello spettacolo leggero in Italia i tenui colori rosa e azzurro. A sinistra sono proposti in azzurro karaoke, discoteca, sala da ballo, music hall, café chantant, café concert, varietà radiotelevisivo, varietà, cinema concerto; in rosa, invece, sempre a sinistra, sono danza, musica, canzone, tabarin night club, circo, magia, mimo, teatro dialettale. Al centro, in rosa: spogliarello, vaudeville, operetta, Grand Guignol e zarzuela tutti in rosa. A destra, in azzurro: Commedia musicale italiana, Musical Commedia, cabaret, rivista nell'acqua, rivista, rivista sul ghiaccio, grande spettacolo, rivista da camera, sceneggiata napoletana. A destra in rosa c'è pantomime, aquatic drama, nuoto sincronizzato, pattinaggio. Il colore rosa indica le attività artistiche di base, il colore azzurro le attività artistiche conseguenti. E' un grande, intricato mondo quello dello Spettacolo Leggero. A volte, dà l'impressione di essere fatto solo di continue contraddizioni irriducibili, ma Pretini pare saper benissimo conciliare un'esibizione con l'altra, magari usando le dissonanze in luogo delle assonanze. A esempio, il Vaudeville e l'Aquatic Drama. Vaudeville, termine francese d'uso internazionale di etimo incerto che designava in origine certe canzoni popolari (alcune dette vaux-de-vive dal luogo d'origine, altre chiamate voix-de-vilk') in voga tra il XV e il XVII sec. che più tardi indicò un genere di commedia comica, nel dialogo della quale erano intercalate ariette cantabili couplets e caduta la moda delle parti musicali identificatosi come un genere di commedia in cui la cui comicità era nutrita di situazioni piccanti, equivoci, imprevisti sempre a lieto fine. Aquatic Drama, spettacolo molto in voga in Gran Bretagna nei primissimi anni del sec. XIX nel quale l'acqua costituiva un elemento prevalentemente scenografico, anche se alcuni attori si tuffavano e nuotavano in spericolate evoluzioni. Ove l'azione scenografica lo richiedesse, anziché ricorrere a giochi di luce e a fondali mobili, per creare l'illusione di un mare o di un lago, si usava un grande serbatoio installato sotto il palcoscenico e messo a giorno mediante lo scorrimento di alcune tavole dello stesso palcoscenico. Ma le citazioni di Vaudeville e di Aquatic Drama non possono bastare certo neppure a suggerire una minima idea di quanto contengano di fantastico le oltre quattrocento grandi pagine dello Spettacolo Leggero. Da quando l'ho avuto in mano continuo a leggere e la consapevolezza della mia ignoranza aumenta invece di scemare. Comincio a nutrire il vago timore che uno di questi giorni Giancarlo Pretini passi a risentirmi la lezione. Oreste del Buono Quando si portavano sul palcoscenico tutte le componenti della propria vita tormentata, sublimandole in poesia, canto, mùnicci, comicità SPETTACOLO LEGGERO Giancarlo Pretini Trapezio Editore pp. 440. L 250.000 tel. 04321852202

Luoghi citati: Gran Bretagna, Italia, Udine