Prevale il nervosismo
Prevale il nervosismo Prevale il nervosismo SEDUTA positiva ma molto nervosa in Borsa, con il Mibtel che termina in rialzo dello 0,94 per cento, a 18.027 punti, dopo aver migliorato di 2 punti il record storico portandolo a 18.179. L'indice ha poi perso quota dopo l'avvio stabile di Wall Street e le dichiarazioni di Prodi sugli effetti «non trascurabili» della crisi asiatica sulla crescita europea. Il Mib30 ha invece guadagnato lo 0,68 per cento, mentre per la seconda seduta consecutiva il Midex (+1,94 per cento) si è mosso meglio del listino. Molto sostenuto il volume degli scambi (4652 miliardi) che, oltre a riflettere la fortissima liquidità che caratterizza il mercato, preannuncia una scadenza premi (in programma venerdì) scoppiettante. Secondo alcuni operatori, alcuni titoli riflettono già ricoperture connesse alla scadenze. Il Mibtel non è riuscito a chiudere al di sopra dei massimi storici, testati brevemente a metà seduta: «La lettera è uscita quando Wall Street non ha confermato il recupero atteso», afferma Marco Spirolazzi delle gestioni patrimoniali Caripio, secondo il quale «nonostante la valanga di liquidità, il mercato segue con grande attenzione quello che accade sulle Borse internazionali e nel Far East. La situazione dei mercati del Far East, con le voci di fallimento di un'importante istituzione finanziaria giapponese, continua quindi ad accentrare l'attenzione degli investitori. Proprio la dichiarazione di Prodi sull'effetto della crisi sul pil europeo ha infatti accentuato il rallentamento del listino, determinando prese di beneficio su alcuni titoli, soprattutto bancari. I realizzi hanno colpito soprattutto Banca Intesa (-2,38%), Fideuram (-3,54%) ed Imi (-3,43%). Per quest'ultima un certo nervosi- smo è collegabile alle dichiarazioni di ieri di Tancredi Bianchi sulle presunte «resistenze» al progetto di aggregazione con Sanpaolo (ieri però in rialzo del 3,28%) e a quelle di Rainer Masera sulle «diverse opzioni aperte per l'Imi. Anche fra le blue chips non sono comunque mancati titoli che hanno chiuso in forte rialzo, a cominciare dai nuovi rally di Banca Roma (+2,81%), Alleanza (+2,81%) e Olivetti (+6,39%). Tutti i titoli del gruppo De Benedetti sono stati al centro di acquisti speculativi, con Cir che ha guadagnato il 2,65%, Cofide il 9,71%, Espresso l'8,49%. I passi avanti nel processo di aggregazione spingono Bnl rnc (+ 9,70%) e Banco Napoli rnc (+4,13%). Ieri ha debuttato anche il titolo ordinario (godimento 1/1/1998) dell'istituto napoletano, che ha chiuso a 2492 lire, in ribasso rispetto alle 2697 lire del prezzo di riferimento teorico ma in rialzo rispetto alle quotazioni espresse al terzo mercato. In rialzo i titoli del comparto elettrico (+5,85% e +4,05%), fra le blue chips si sono mosse bene Generali (+2,10%), Ras (+5,24%), Tim (+1,57%), Italgas (+3,83%) e Montedison (+2, 40%). Realizzate le Telecom (-0,25%), scendono ancora le Eni (-1,06%). Intanto sui mercati valutari si segnala una lira stabile, mentre i Btp hanno perso leggermente terreno. Al termine degli scambi il marco è stato quotato a 983,75 lire, senza variazioni rispetto alle 983,96 lire registrate a metà giornata dalla Banca d'Italia e rispetto alle 983,44 lire di ieri. Il dollaro ha chiuso a 1793,75 lire, in posizione intermedia rispetto alle 1797,69 lire di metà girnata e rispetto alle 1788,88 lire di ieri. Sul Liffe di Londra i futures sui Btp decennali hanno segnato l'ultimo prezzo a 117,52, in ribasso di 6 centesimi. IL PUNTO DEI MERCATI
Persone citate: Marco Spirolazzi, Olivetti, Prodi, Rainer Masera, Tancredi Bianchi
Luoghi citati: Londra
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