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Il San Paolo ha il 2,2% della Fiat Entra la Compagnia Il San Paolo ha il 2,2% della Fiat TORINO. Da oggi la Compagnia San Paolo di Torino entra ufficialmente _ nel capitale ordinario della Fiat, con una quota del 2,2 per cento acquistata da Ifi (1%) e Ifil (1,2%). L'operazione è il frutto dell'accordo siglato il 18 aprile '97 nell'ambito dello scambio di partecipazioni che ha portato Ifi-Ifil nell'azionariato stabile dell'Istituto San Paolo privatizzato, con una quota del 5 per cento. La Compagnia prende possesso di 74 milioni e 200 mila azioni ordinarie Fiat, per circa 423 miliardi di lire. Il 21 aprile scorso Ifi e Ifil rendevano noto che il prezzo unitario di acquisto delle azioni Fiat era «di circa 5700 lire, pari al prezzo medio degli ultimi trenta giorni di Borsa maggiorato degli interessi per il periodo». Si tratta di un prezzo più alto rispetto alle quotazioni recenti del titolo Fiat. Dopo la cessione al San Paolo, Ifi e Ifil deterranno il 30% del capitale ordinario del gruppo torinese, di cui il 22% conferito agli accordi tra gli azionisti Fiat. L'ingresso ufficiale del San Paolo nella Fiat è il primo passo di un '98 importante per il gruppo bancario torinese. In gioco c'è la partenza di un processo di aggregazione con altri istituti di credito (da tempo si parla di intese con Imi e Mps) e uno studio generale è stato affidato a Goldman Sachs. E' probabile che l'argomento venga affrontato nelle prossime riunioni del comitato esecutivo della Compagnia e del consiglio di amministrazione. Ai 74,2 milioni di azioni attribuiti al San Paolo negli accordi di aprile '97 bisogna, però, aggiungere un'altra tran che di azioni che derivano dall'aumento di capitale gratuito deliberato poco tempo dopo dalla Fiat. In seguito a questa decisione il totale delle azioni detenuto da oggi dalla Compagnia San Paolo nella casa automobilistica torinese sarà di 81 milioni e 620 mila e il prezzo unitario scenderà così a 5178 lire per azione (dalle iniziali 5696 degli accordi di aprile dell'anno scorso).