E in Europa la sinistra ci ripensa di Francesco Manacorda

E in Europa la sinistra ci ripensa Fini e il Polo: idea immorale, cinica ed egoista. Oggi il gruppo socialista proporrà di non votare il provvedimento l'annunciata astensione dei laboristi britannici. A questo punto però, con un significativo rovesciamento di posizioni, saranno proprio gli oppositori deda risoluzione D'Ancona, destra e popolari in prima fila, a votare perché d testo affronti già domani l'esame deU'aula - contando naturalmente su una sua bocciatura - e non sia rimandato in commissione, dada quale uscirebbe nuovamente solo tra un paio di I mesi. Lo ha confermato ieri pomeriggio, parlando di una «battaglia già vinta», il segretario di Alleanza nazionale Gianfranco Fini, che con altri eurodeputati del Polo ha presentato le sue «riflessioni» contro la proposta D'Ancona. Già, perché d tema della droga in discussione a Strasburgo scalda gli animi soprattutto in Italia, dove le proposte del procuratore generale deda Cassazione Zucconi Galli Fonseca stanno provocando ancora reazioni. Così Fini, affiancato tra gli altri E in Europa la sinistra ci ripensa Ma sulla depenalizzazione cresce lo scontro BATTAGLIA A STRASBURGO Gianfranco Fini STRASBURGO DAL NOSTRO INVIATO La sinistra europea fa retromarcia sulla droga di Stato. Questa mattina d gruppo socialista al parlamento di Strasburgo proporrà di non votare in aula la controversa proposta presentata proprio dalla sua parlamentare Hedy D'Ancona - che prevede tra l'altro la distribuzione di eroina e metadone sotto controdo medico, la regolamentazione del consumo e deda produzione di droghe leggere e la depenalizzazione ded'uso di stupefacenti. Ai parlamentari verrà invece proposto di rinviare d testo ada commissione che si occupa degli affari interni e che lo aveva già approvato con una maggioranza di stretta misura il 3 novembre. Un voltafaccia, quedo dei sociadsti, dettato ufficialmente dada necessità di trovare un accordo sul testo, al quale sono stati presentati una sessantina di emendamenti, ma che di fatto dipende più che altro dal timore di una sonora bocciatura dell'aula. Nonostante i socialisti siano d primo gruppo per consistenza numerica, infatti, i popolari - secondo gruppo in ordine d'importanza - si sono schierati a grandissima maggioranza contro la proposta e anche a sinistra si registrano numerose defezioni, in testa queda degd svedesi, nonché dal segretario del Ccd Piertèrdinando Casini, da Antonio Tajani di Forza Italia e «sostenuto» da qualche rappresentante di comunità terapeutiche e da una quarantina di ragazzi del suo partito con uno striscione che recitava «Droghe libere? No grazie», ha ribadito che la proposta all'esame del Parlamento europeo è «immorale, cinica e soprattutto egoista; significa dire ai tossicomani: morite in silenzio, suicidatevi, ma non date fastidio ai benpensanti. Una filosofia antidemocratica, tipica dei totalitarismi». Dal fronte opposto hanno replicato i due deputati radicali Gianfranco Dell'Alba e Olivier Dupuis ribattezzatisi per l'occasione Frank Ded'Albone e Oliver Dups che in gessati dai colori sgargianti, occhiali neri e panama bianchi, hanno idustrato provocatoriamen- te le ragioni per le quali la «Mafia Incorporateci» è contro la proposta D'Ancona ed hanno spiegato perché invece gli antiproibizionisti sostengono la linea proposta dall'esponente socialista, accusando Fini di fare «dichiarazioni menzognere e irresponsabili». Anche Luigi Colajanni e Rinaldo Bontempi, del gruppo socialista, attaccano la posizione di Fini, accusato di aver «scoperto» d problema droga in sede europea solo sull'onda delle polemiche italiane. Oggi, comunque, sarà l'aula a decidere in primo luogo se votare o no la proposta che chiede al Consiglio di adottare politiche meno restrittive sulla droga e infine, se il voto passerà, ad esprimersi con un sì o con un no. E l'esito non è ancora del tutto scontato. Francesco Manacorda

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