Ordinanza del sindaco «A morie quei 53 cani» di C. Ga.
Ordinanza del sindaco «A morie quei 53 cani» Massa, la proprietaria è in ospedale e non può accudirli Ordinanza del sindaco «A morie quei 53 cani» MASSA CARRARA. Cinquantatré cani sono stati condannati a morte e dovrebbero essere giustiziati con un'iniezione letale. La sentenza è stata emessa sotto forma di ordinanza da Osvaldo Angeli, sindaco pidiessino di Podenzana, un piccolo Comune nella zona codinare deda Lunigiana in provincia di Massa Carrara. La decisione ha subito scatenato le ire delle associazioni animaliste, in prima fda d movimento Una (Uomo, Natura, Animali). «Useremo tutti i mezzi per evitare questo eccidio - ha dichiarato la presidentessa Ebe Dalle Fabbriche -. E' già pronta un'interpedanza parlamentare». «Sono pronto a ritirare l'ordinanza - ha replicato il sindaco a patto però che qualcuno si occupi dei 53 cani». Ma come si è arrivati all'ordinanza-choc? Nella piccola frazione di Colombiera di Montedivalli, non più di una quindicina di anime, Otta¬ via Tosi aveva cominciato a dar da mangiare a qualche bastardino che si trovava nella zona, ma in breve l'abitazione s'è trasformata in un canile con 53 ospiti. Nei giorni scorsi la donna è stata ricoverata in ospedale e il suo convivente Genesio Giumelli si è trovato a dover accudire ai cani. L'uomo ha chiesto aiuto alle istituzioni. «Non ce la faccio più, devo anche lavorare per vivere». A quel punto dopo una riunione deda giunta il sindaco Anged ha deciso l'«esecuzione», giustificando d provvedimento con la grave situazione igienico-sanitaria creatasi e con il fatto che Ottavia Tosi e d suo convivente non erano in grado di mantenere gli animab. Poi sono venuti fuori i danni arrecati dade bestiole ai proprietari vicini di casa deda coppia, oggetto fra l'altro di denunce ade autorità. Per il sindaco, dunque, l'unica soluzione possibile è quella estrema: cattura e abbattimento, [c. ga.]
Persone citate: Animali, Osvaldo Angeli, Ottavia Tosi
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