alla finanziaria '98

alla finanziaria '98 alla finanziaria '98 Ue, arriva la promozione del Comitato monetario STRASBURGO DAL NOSTROINVÌATO Per la Finanziaria 1998 arriva la prima promozione dall'Europa, anche se l'esame vero e proprio sarà lunedì. Ieri a Bruxelles, il Comitato monetario ha esaminato U giudizio della Commissione europea sulla coerenza della nostra manovra con il piano di convergenza presentato dal governo italiano e ha dato quella che d direttore generale del Tesoro Mario Draghi ha definito «una risposta affermativa», sebbene qualche critica sia stata espressa sulla riforma deda previdenza, giudicata quantomeno incompleta. Quello del Comitato monetario è il primo giudizio che arriva dopo l'approvazione della Finanziaria, ma si tratta ded'espressione di un orgainsmo sostanzialmente tecnico, mentre lunedì prossimo toccherà al Consiglio dei ministri economici e finanziari, espressione pohtica dei Quindici, dare la sua opinione suda stessa questione: in che misura e con quali mezzi il governo abbia realmente attuato i propositi illustrati nel Decreto di programmazione economica e finanziaria. E sarà un'opinione che conterà ancora più del solito, visti i ripetuti attacchi che sono giunti all'Italia dall'Olanda negli ultimi giorni e al diffuso clima di scetticismo che si respira nei Paesi più legati al marco sulla rapidità e la qualità del nostro risanamento. Con ogni probabilità è anche per questo che all'incontro di ieri del Comitato monetario lo staff del Tesoro ha presentato tra l'altro un piano che appare destinato a tranquillizzare i partner europei sulla capacità dh'li di l i p ppdeh'Italia di sostenere il risanamento finanziario dopo lo sforzo record che ha portato il rapporto tra deficit e Pd a scendere dal 6,8 al 2,7% nel giro di im anno. L'Italia potrà ridurre d peso del suo stock di debito pubblico - sostiene il documento - dall'attuale 123% del Pil al 60% (cioè la percentuale richiesta dal trattato di Maastricht) entro il 2010 o nel peggiore dei casi nel 2018. Nel primo scenario si ipotizza una crescita nominale del Pil pari al 4,5%, un avanzo primario uguale al 5,5% del Pil e un costo medio del debito pari al 5%; nel caso peggiore invece si parte da una crescita al 3,5%, un avanzo primario che resta al 5,5% e costo sul debito al 6%. Se poi si prendono in poi si prendono in considerazione anche gli introiti delle privatizzazioni, che secondo l'Unione possono essere utilizzati per ridurre il debito, l'obiettivo del 60% potrebbe essere raggiunto anche nel 2009. La dimensione del debito potrebbe costituire oggi il maggiore ostacolo per d nostro ingresso nella prima fase ded'Unione monetaria, anche se la linea generalmente accettata dai Quindici è che basti una tendenza alla riduzione. Una riduzione, che nel caso italiano sarà comunque «lenta», ammette il documento del Tesoro, dato lo stock accumulato, ma che acquisterà velocità mano a mano che alle vecchie emissioni con rendimenti elevati si sostituiranno nuovi titoli di Stato che offrono tassi più bassi. Proprio d livello dei tassi sembra restare quindi d punto più esposto neda strategia del risanamento italiano. E certo non giocano a favore deda stabilità, polemiche come quelle degh ultimi giorni in arrivo dall'Olanda, che sta suscitando reazioni anche all'Aia. Oggi infatti il Parlamento olandese si riunirà per un dibattito sul tema dell'euro dopo le dichiarazioni del ministro delle Finanze Gerrit Zaini. E mentre gh olandesi si preparano a scontrarsi tra loro sui problemi dell'Unione, la Germania respinge le voci che la vogliono regista occulta di attacchi ad'Italia. d ministro degh Esteri tedesco Klaus Kinkel ha definito «una completa sciocchezza in salsa fesseria» la voce che la Germania sia dietro le q-uinte ded'insohta agitazione olandese. ({Abbiamo un grande interesse - ha detto - a che un gran numero di Paesi facciano parte d prima possibile, e fin dad'inizio, ded'Uem». E a sostegno dell'Italia, in quedo che ormai sembra diventato mi compito quotidiano da parte deda Francia, interviene anche il ministro degh Affari europei di Parigi, Pierre Moscovici: «Nonostante i dubbi e gh interventi di questo o quel ministro sono convinto che undici Paesi saranno presenti ned'euro con d primo gruppo e tra essi ci sarà anche l'Italia». [fra. man.] Nella foto in alto il presidente della Fiat Cesare Romiti Qui sopra il premier Romano Prodi

Persone citate: Cesare Romiti, Gerrit Zaini, Klaus Kinkel, Mario Draghi, Pierre Moscovici, Romano Prodi