«Ecco le regole»

«Ecco le regole» «Ecco le regole» Decisi i punti-chiave della sperimentazione ROMA. Ieri sono state messe a punto le regole della sperimentazione. Due, per il ministro Bindi, gli aspetti positivi dell'incontro di ieri. Innanzitutto, ha detto, Di Bella ha accettato di mettere a disposizione tutte le sue esperienze e il percorso «di questi lunghi anni». Superato anche il problema delle cartelle cluùche, dato che il medico di Modena è disposto a trasmettere il suo archivio agli esperti della task force. Il secondo aspetto positivo, ha proseguito il ministro, è la disponibilità di Luigi Di Bella a far parte della commissione ristretta di esperti. La composizione di quest'ultima sarà definita completamente entro oggi. Sarà coordinata da Umberto Veronesi e Renzo Tomatis, direttore dell'Istituto oncologico Garofalo di Trieste. Ne faranno parte esperti della Cornmissione oncologica, della Commissione unica del farmaco (Cuf) e oncologi di fama internazionale. «I nomi di questi ultimi - ha detto il direttore dell'Istituto superiore di Sanità Giuseppe Benagiano - sono stati individuati e ora si tratta di chiedere la loro disponi ""^vSTj'iilcontro è stato un passo in avanti molto un portante - ha detto il ministro Binai - ora è necessario fare presto e lavorare a ritmi molto intensi». Secondo Umberto Veronesi la sperimentazione potrà durare da un minimo di due-tre mesi al massimo di un anno e coinvolgerà 15 o 20 centri in tutta Italia per un totale di 300-400 pazienti. Saranno poche le forme di tumore considerate, ma quali e quante saranno lo deciderà nei prossimi giorni il Comitato ristretto. Le sostanze alla base della sperimentazione, ha proseguito Veronesi, saranno quattro o cinque e seguiranno la ricetta originale di Di Bella. Per garantire sia l'untformità sia la disponi bilità dei farmaci, ha detto Benagiano, «il laboratorio di chimica del farmaco dell'Istituto superiore di sanità si mette a disposizione per produrre la combinazione dei farmaci in modo che questa risponda al 100% alle indi cazioni di Luigi Di Bella». Veronesi ha poi detto che i protocolh di ncerca seguiti nella sperimentazione saranno almeno due. Nel primo saranno sonuninistrate solo le sostanze indicate dal metodo Di Bella mentre nel secondo gruppo di pazienti la cura Di Bella sarà comminata con la chemioterapia. Doppio bersaglio anche per la selezione dei pazienti. In uno dei due gruppi sa ranno selezionati pazienti nei quali le normali terapie oncologiche non hanno più effetto. E a Milano è stato istituito un numero verde (167-014993) per reclutare i malati che chiedono di sot toporsi alla sperimentazione del metodo Di Bella. La decisione di dedicare un'apposita linea telefonica per chi chiede di essere curato con la somatostatina arriva da Carlo Pampari, direttore generale del «Sacco», una delle tre strutture punto di rtferimento per l'iniziativa della sperimentazione in Lornbardia.

Luoghi citati: Italia, Milano, Modena, Roma, Trieste