Auto storiche per Montecarlo
Auto storiche per Montecarlo Domani trenta vetture di fama mondiale in partenza dal Lingotto Auto storiche per Montecarlo In sfilata nelle strade torinesi Al Rallye di Montecarlo, quest'anno, il tradizionale percorso di avvicinamento non avrà luogo. Gli organizzatori del più celebre appuntamento del campionato mondiale si sono dovuti adeguare alle nuove regolamentazioni della specialità, concentrando in tre giorni (dal 19 al 21 gennaio) l'intera manifestazione, con partenza e arrivo nel Principato di Monaco. Non volendo però abbandonare del tutto la tradizione, l'Automobile Club Monaco ha allestito una rievocazione storica del Rallye riservata a sessanta vetture costruite tra il 1959 e il 1975, che si disputerà domani e venerdì. Due le sedi di partenza: Reims e Torino, dove l'Automobile Club della città allestirà al lingotto la pedana di partenza e organizzerà le verifiche, che si terranno neUa giornata di domani dalle 14 alle 18. Il via del primo equipaggio è fissato poco più tardi, alle ore 19,11 presso i Portici del Lingotto. Da qui le vetture percorreranno via Nizza, corso Maroncelli, corso Traiano, corso Giovanni Agnelli, corso Tazzoli, corso Orbassano, piazza Omero, via Guido Reni, corso Allamano, Rivoli. Quindi attraverseranno la Valle di Susa per entrare in Francia con il tunnel del Fréjus. Il Rallye di Montecarlo è senza dubbio l'appuntamento più prestigioso della specialità. Tutti gli appassionati ricordano con emozione il successo ottenuto da Sandro Munari e Mario Mannucci nel 1972. Al volante della Lancia Fulvia Hf erano riusciti a sbara- gliare l'agguerrita schiera di Alpine Renault, cogliendo proprio sul filo di lana una vittoria che ha poi fatto conoscere i rallies al grande pubblico. Gli Anni 60 e 70 hanno rappresentato per questa specialità un periodo importante, durante il quale si sono scontrate sulle strade di tutto il mondo concezioni tecniche differenti. In quegli anni la trazione integrale era un'esclusiva dei fuoristrada. Ai rallies prendevano invece parte automobili molto differenti tra loro. Alpine Renault e Porsche avevano infatti motore e trazione posteriori; velocissime sull'asfalto (a Montecarlo la Porsche si è imposta quattro volte, l'Alpine due), risultavano però poco maneggevoli sugli altri fondi. Nelle edizioni più innevate sono state le trazioni anteriori ad affermarsi, anche con modelli dalla potenza ridotta, come Morris Mini Cooper, Saab 94, Panhard, oppure con le più potenti Citroen Ds e Lancia Fulvia. Le Fiat 124 spider e Abarth e le Ford Escort Rs (con motore anteriore e trazione posteriore) non hanno infatti mai vinto a Montecarlo, ma in virtù della loro robustezza hanno ottenuto significative vittorie nelle corse su sterrato più impegnative, come il Safari, l'Acropoli e l'inglese Rac Rally. Dalla seconda metà degli Anni 70, si è assistito all'incredibile serie di vittorie della Lancia Stratos, un'automobile costruita apposta per vincere nei rallies: sei cilindri, 2400 ce, in posizione posteriore centrale, carrozzeria aerodinamica. Gian Dell'Erba I DIECI PRESTIGIOSI MONTECARLO SVEZIA PORTOGALLO SAFARI (KENYA) TOUR DE CORSE ACROPOLI 1000 LAGHI (FINLANDIA) SANREMO RAC (GRAN BRETAGNA) BANDAMA (COSTA D'AVORIO) Due tipi di auto che partiranno da Torino per partecipare al Rallye di Montecarlo Sopra, la Fulvia 1,300 HF coupé Anni 60-70 e a fianco la Alpine Renault degli Anni 70
Persone citate: Abarth, Cooper, Ford Escort Rs, Gian Dell'erba, Mario Mannucci, Sandro Munari, Stratos
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