In «cassa» iipendenli

In «cassa» iipendenli Olivetti Cannon In «cassa» iipendenli Cassa integrazione per 50 operai alia Olivetti Cannon di Aglio. Ieri mattina i cancelli sono stati bloccati dal picchetto organizzato dalle tre forze sindacali, Firn, Fiom e Uiltn e che ha visto un'adesione massiccia delle maestranze. La notizia dei tre mesi di sospensione a «zero ore», per la verità, non è stuta una sorpresa. Già prima di Natale l'azienda aveva espresso la volontà di ricorrere alla cassa integrazione ordinaria, ma ie forze sindacali si erano opposte. «E la procedura avviata dalla dirigenza Olivetti è stata poi portata avanti in modo unilaterale», afferma Pao'.u Giorgio, della Fim-Cisl. E continua. «Tutti gli anni, nei primi tre mesi, si presenta un calo di produzione, ma questa volta il discorso si colloca in un contesto più ampio». Perché ci sono molte incertezze sul futuro dell'azienda che deve gestire la questione dei 1650 esuberi. 1 sindacati sperano che il numero venga ridotto quasi della metà con il ricorso all'impiego negli Enti locali, la formazione e i lavori socialmente utili. Oltre alla speranza che si chiuda l'accordo tra Olivetti e Wang e che venga no coinvolte anche altre aziende. Un problema allargato, che va al di là della richiesta di 50 cassintegrati per gli stabilimenti di Agliè. Lo dimostra il fatto che ieri mattina, davanti ai cancelli, erano in 500 a manifesta re. «Segno evidente - spiega Laura Spezia, della Fiom-Cgil che il processo è temuto da tutti e che non riguarda solo i cinquanta operai cui l'azienda ha già fatto pervenire la lettera per la cassa integrazione». Pensiero condiviso tra gli operai che chiedono garanzie perii futuro: «Vogliamo sapere sostiene il delegato di fabbrica Giovanni Tarena - che cosa capiterà dopo il 31 marzo, quando scadrà il periodo di cassa. L'azienda deve fornirci delle garanzie sulle previsioni di produzione sino a fine anno». Morbida la posizione di Gianni Marchetti, della Uilm-Uil, che non accetta il «muro contro muro» e chiede che la procedura sulla cassa integrazione venga «congelata» alla luce della discussione in atto sull'assetto del gruppo. «Bisogna riunirsi attorno a un tavolo e affrontare questioni più generali: in sostanza vogliamo capire quali sono le prospettive per gli stabilimenti Oci e Lexicon. E soprattutto affrontare concretamente il discorso sugli esuberi».

Persone citate: Cannon, Gianni Marchetti, Giovanni Tarena, Laura Spezia, Olivetti

Luoghi citati: Agliè