Ospedale al freddo, marna il gasolio di Giuseppe Maritano

Ospedale al freddo, marna il gasolio Giaveno, nessuno si era accorto che la scorta era esaurita. Inchiesta dell'Usi Ospedale al freddo, marna il gasolio Rinviatigli interventi chirurgici Ospedale al freddo perché si è esaurita la scorta di gasolio. E' successo a Giaveno dove per dodici ore pazienti e personale (una quarantina in tutto) hanno dovuto ricorrere, i primi a coperte, i secondi a cappotti, per far fronte all'abbassamento di temperatura durato dodici ore. Gli interventi di ginecologia in programma per la mattinata di ieri sono stati rinviati a domani. La direzione generale dell'Usi 5 ha deciso di aprire un'inchiesta. L'incredibile vicenda è iniziata l'altra sera, poco dopo le 23. Gli infermieri di servizio e gli stessi ricoverati si sono accorti che i termosifoni si stavano raffreddando. Verso le 24 il centralino ha richiesto l'intervento del servizio tecnico, sono scattati i controlli, ma dopo ore di verifiche e test alla caldaia, verso le 6 di ieri il «verdetto» è stato chiaro: «La cisterna è rimasta senza un filo di gasolio». Da quel momento è iniziata una serie fittissima di telefonate per contattare la ditta e verso le 11 il tanto atteso rifornimento è arrivato. «E' inconcepibile far rimanere al freddo un ospedale - afferma il dottor Gianni Bottino, primario di ostetricia e ginecologia -. Se qualcuno ha sbagliato, deve pagare». Ieri mattina la sala operatoria doveva essere occupata dagli interventi di ginecologia, alcuni pazienti sono stati preparati con la preanestesia, ma infine i medici hanno deciso di rinviare tutto a giovedì: «Potevano beccarsi la polmonite con la temperatura proibitiva della sala operatoria». Ai pazienti a letto sono state aumentate le coperte, mentre il personale è ricorso ai cappotti. Del caso si sta interessando la direzione generale dell'Usi 5 e il dottor Vincenzo Gioia è intenzionato ad andare sino in fondo: «Voglio vedere se ci sono responsabilità, poi decideremo se adottare dei provvedimenti nei confronti della ditta che ha in gestione l'impianto». Oggi giungeranno sul tavolo del direttore le varie relazioni tecniche, ma da una prima ricostruzione dell'incidente la causa sarebbe da attribuire alla scarsa conoscenza dell'impianto da parte della nuova ditta appaltatrice. «In base ai calcoli - spiega Gioia - la ditta aveva previsto di rifornire la cisterna ieri alle 10,30. Un calcolo errato di circa dodici ore». Giovanni De Maio, di Giaveno, aveva la moglie ricoverata in ginecologia e ieri era pronta per l'intervento: «Che vergogna! Ho perso un giorno di lavoro e in più mia moglie ha rischiato un accidente. La riporterò domani mattina sperando che non sorgano nuovi intoppi». Perché la temperatura nell'ospedale ritornasse a livelli accettabili sono occorse diverse ore e la normalità è ritornata nel primo pomeriggio. Giuseppe Maritano Il direttore generale dell'Usi 8 Giorgio Rabino ha annunciato i lavori all'ospedale di Carmagnola; a fianco l'ospedale di Giaveno, rimasto al freddo perché senza gasolio

Persone citate: Gianni Bottino, Gioia, Giorgio Rabino, Giovanni De Maio, Vincenzo Gioia

Luoghi citati: Giaveno