In Piemonte io cura Pi Bella a 200 malati
In Piemonte io cura Pi Bella a 200 malati La Regione chiede di poter sperimentare il metodo anti-cancro in undici centri e non solo a Torino In Piemonte io cura Pi Bella a 200 malati E il primo paziente è già in ospedale Si allarga il numero delle strutture ospedaliere del Piemonte dove, a partire dalla prossima settimana, potrebbe essere applicata la terapia Di Bella. La proposta dell'assessore regionale alla Sanità, Antonio D'Ambrosio, era incentrata su quattro sedi: San Giovanni Antica Sede e Molinette a Torino; Mauriziano a Candido e San Luigi di Orbassano. Ieri l'elenco si è arricchito: Infantile Regina Margherita di Torino, Maggiore di Novara, Santa Croce e Carle di Cuneo, Ss. Antonio e Biagio di Alessandria, e poi gli ospedali di Asti, Ivrea e Biella. Questi ultimi, indicati nel piano sanitario piemontese come poli di interesse regionale, sono però sprovvisti di un reparto eli oncologia medica. Domani, comunque, 1 primari di questi undici centri si incontreranno hi Regione per definire, alla luce del protocollo messo a punto dalla commissione oncologica nazionale, le modalità da seguire in Piemonte. Venerdì, poi, la riunione definitiva, quella della commissione oncologica regionale e della commissione bio-etica. Toccherà a questi organismi decidere come e soprattutto in quali strutture avviare la sperimentazione. Dovrebbero essere circa duecento in tutto il Piemonte i malati coinvolti nel progetto. Per loro la somatostatina sarà gratuita. Per tutti gh altri no. Lo aveva già annunciato D'Ambrosio, ieri l'ha ribadito il presidente della giunta regionale Enzo Ghigo: «Per ora non ci sarà la somministrazione gratuita di somatostatina. Non escludiamo a priori la possibilità di rimborsarla in futuro». Nei primi tre mesi di sperimentazione la Regione spenderà circa due miliardi di lire. La somministrazione gratuita del cocktail a base di somatostatina avrebbe comportato un esborso di una decina di miliardi. Così il capogruppo verde in Comune, Silvio Viale, ha presentato un ordine del giorno per chiedere «un intervento presso il ministero affinché il costo del farmaco sia il più basso possibile». L'accelerazione delle procedure di sperimentazione ha di fatto congelato quella che è stata definita «via giudiziaria alla salute». In pretura, infatti, c'è stata l'udienza sul ricorso presentato dalle famiglie di due ammalati. Un po' di tensione all'inizio, tra i parenti, poi tutto si è stemperato con l'arrivo dell'assessore D'Ambrosio e grazie anche alla «mediazione» del pretore dirigente Giovanni Venditelh Casoli. Che si è riservato di decidere proprio per dare tempo alle parti di superare gli inevitabih scogli burocratici e trovare una soluzione equa per tutti. «Era la nostra ultima speranza - ha detto D., 20 anni, mentre abbraccia la madre e si stringe all'avvocato Rosaria Costanzo - papà è stato operato per il cancro al polmone, ma non è servito. Non può fare la chemio, è cardiopatico. Siamo andati da Di Bella, ci ha dato la cura, ma non troviamo le medicine». Il padre di D„ il primo malato a ricorrere al pretore di Torino, è stato ricoverato nel pomeriggio al San Giovanni, come aveva promesso al mattino l'assessore D'Ambrosio. Ora toccherà ai medici decidere quando e se partire con la sperimentazione. Stessa decisione per l'altro malato che ha presentato ricorso con l'avvocato Vito De Luca. E intanto è arrivato un terzo ricorso, presentato dall'avvocato Roberto Mussano. Il caso si discuterà il 20. Racconta il genero, presente all'udienza: «Ha un tumore alla testa. Al Cto, dove l'hanno operato, hanno detto che non possono fare più nulla. Siamo andati da Di Bella in autunno. Ha seguito la sua cura per un mese e la metastasi sembrava riassorbita, o almeno ridotta. Poi la Tac ha rivelato altre due metastasi. Abbiamo speso più di 18 milioni in un mese. Speriamo che per il 20 tutto sia risolto». Nino Pìetropinto Maurizio Tropeano SAN GIOVANNI ANTICA SEDE [Oncologia Medica dottor Cesare BUMMA] 2000 pazienti in trattamento 17.042 passaggi in day-hospital 7000 visite in ambulatorio 1000 ricoveri MOLINETTE [Day-hospital prof. Antonio MUSSA] 4598 visite 108 prestazioni chirurgiche 2372 prestazioni mediche 2304 esami di laboratorio SAN LUIGI [ORBASSANO] [Oncologia medica prof. Luigi D0GLI0TTI] 7000 passaggi in day-hospital 1500 pazienti in day-hospital 500 ricoveri MAURIZIAN0 ISTIT.DI CANDI0L0 [Divisione onco-ematologia prof. Massimo AGLIETTA] 7300 passaggi in day-hospital 600 ricoveri 8000 visite ambulatoriali REGINA MARGHERITA [Oncologia pediatrica prof. Enrico MAD0N] 250 passaggi in day-hospital 240 ricoveri 150 nuovi casi Il pretore Giovanni Venditeli! Casoli (sotto) che ha esaminato il ricorso e l'assessore Antonio D'Ambrosio
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