Ma Presley era forse un alieno? Foschini spiazzata da Arbore & C. di Alessandra Comazzi

Ma Presley era forse un alieno? Foschini spiazzata da Arbore & C. tivu'&tivu' Ma Presley era forse un alieno? Foschini spiazzata da Arbore & C. MI.B», il film di grandissimo successo con • Tommy Lee Jones e Will Smith, racconta di un gruppo di agenti speciali americani che si devono occupare deU'mimigrazione/ernigrazione da e verso le altre galassie. All'insaputa di tutti (quasi tutti) i normali cittadini del mondo, extraterrestri di ogni specie, di ogni ordine e grado, sono già tra noi, e spesso si camuffano da terrestri per passare inosservati. Non tutti sono cattivi, molti vengono in pace e il segretissimo ufficio dei nerovestiti «M.I.B.», un incrocio tra i Supermen e i Blues Brothers, sono lì a tutelare diritti, a risolvere problemi e soprattutto a badare che nessuno venga mai a saperne niente. Bene, si viene a scoprire che anche molti dei personaggi a noi vicini, da uomini noti alla professoressa di inglese del liceo, sono degli alieni. Tra loro, Elvis Presley. In un blindatissimo sotterraneo compaiono brevemente le immagini di alcuni extraterrestri infiltrati: tra cui Sly Stallone, a esempio, e la rock star. La «new entry» I Will Smith, ancora frastornata, I vedendolo, chiede: «Ma come, non era morto?». Risposta: «No, è solo tornato a casa». Ecco, il programma dell'altra sera dedicato da Raitre al mito della canzone americana e condotto da Lorenza Foschini, spesso spiazzata e spodestata dai suoi ospiti, si occupava di Elvis ad un altro livello fantascientifico. La fantascienza del passato e dei ricordi. C'era un bel «parterre», in trasmissione, oltre ad una rappresentanza degli innumerevoli fans club, dei sosia e dei cosiddetti «impersonato!-», gente che va tutti gli anni a Memphis, per dire, o ha presenziato a una ventina di concerti del Mito. Oltre a loro, che litigavano sulla reciproca conoscenza e preparazione e passione sul Grande, c'erano Dario Salvatori che co-conduceva, poi Renzo Arbore e Nino Frassica, Vittorio Zucconi e Roberto D'Agostino, Claudia Germi e Little Tony. I quali, al grido arboresco di: Presley è morto, e noi non ci sentiamo tanto bene, sembriamo un raduno di combattenti e reduci, hanno assolutamente monopolizzato il programma. La Foschini non se ne faceva una ragione, non si dava pace di fronte alle brillanti battute degli altri, agli aneddoti e alle vivide sensazioni riportate con il solito «glamour» (e possesso della scena), continuava a dire, sola dall'altra parte dello studio, mentre gli altri si divertivano: «Non ho mai avuto degli esperti così indisciplinati». Le era difficile inserirsi, ogni tanto cercava di riportare la trasmissione ai suoi «misteri», dall'eventualità che lui fosse un agente segreto ancora vivo ma scomparso per non essere ucciso (sembra «X Files») alle inquietanti ipotesi che prendevano spunto dal famoso movimento del bacino: era forse una donna, era forse un ermafrodita? La serata, scippata alla Foschini, è risultata piuttosto divertente, con le sue patetiche imitazioni e le esibizioni kitch: ha ottenuto un milione 700 mila spettatori, non molto. D'altronde, di là su Canale 5 c'era un attore che del divertimento esibiva una delle migliori performance, cioè Roberto Benigni con il suo «Mostro»; 8 milioni 267 mila persone, secondo soltanto ai 9 milioni e 600 di «Striscia la notizia». Alessandra Comazzi

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