E Morselli processò il Fatto di Lorenzo Mondo

E Morselli processò il Fatto In un libro dimenticato, l'Europa senza Hitler E Morselli processò il Fatto CHI si ricorda di Guido Morselli, del suo Contro-passato prossimo! Pubblicato postumo da Adelphi (come tutti i suoi romanzi) nel 1975, resta una delle più seducenti contestazioni della Storia, una ricostruzione, divertente e insieme amara, all'insegna del «come se», di un diverso svolgimento dei fatti. Nel romanzo l'Edelweiss Expedition, progettata da un oscuro ufficiale di Vienna, porta le truppe austriache a dilagare per la Pianura Padana attraverso un tunnel scavato nella montagna. L'armistizio con l'Italia comporta la rapida invasione della Francia e, via via, l'occupazione tedesca di mezza Europa. Il rapimento del Kaiser da parte di un commando inglese libera la Germania di una ingombrante presenza, fiacca la sua componente prussiana e reazionaria. Sorge l'astro di Rathenau che evita il mortale attentato e, non volendo stravincere, intavola trattative di pace con i nemici superstiti, guarda con simpatia e speranza all'esordiente Lenin e avvia il primo nucleo di una federazione europea. Non ci sarà fascismo (il socialista Mussolini è una insignificante comparsa) e Hitler affida le sue teorie sulla razza a mediocri, inavvertiti dipinti. Morselli immagina che l'Europa, con cinquan- t'anni di anticipo, prenda coscienza che non può fare a meno di annettersi la Germania o aggrapparsi alla sua strapotenza. E interviene, in dialoghi di vago sapore leopardiano, a difendere con l'editore il suo apocrifo. Lui non scrive di fantastoria perché si muove da eventi e persone reali, da res gestae che è convinto fossero gerendae diversamente. Se la ride dei devoti del «Fatto, questo sacro mostro», della pretesa impossibilità di processare la Storia, dell'accettazione fatalistica di «uno stupido ripetersi di errori». Tra il determinismo e il caso resta qualche spazio, qualche chance agli umili, non sovrumani eroi che cercano di influire sugli avvenimenti con la loro intelligenza, fantasia, tenacia. In fondo, la sua utopia à rebours sarebbe stata più rispondente a una ragione e misura umana di ciò che si è rivelato un «enorme ingranaggio macinante e grondante». Oggi, per iniziativa dei non rassegnati, si dibatte sulla necessità di non archiviare la Storia, di accertare e confessare tragedie e colpe del passato, del comunismo come del fascismo. Anche a questo riguardo, torna utile la disincantata ma irriducibile protesta di Guido Morselli. Lorenzo Mondo

Persone citate: Guido Morselli, Hitler, Kaiser, Lenin, Morselli, Mussolini

Luoghi citati: Europa, Francia, Germania, Italia, Vienna