Scenari per alleggerire ilpeso del passato di Gianni Vattimo

Scenari per alleggerire ilpeso del passato ^1 H. SENSO DELLA REALTÀ^ Scenari per alleggerire ilpeso del passato SE la storia ha un senso» come suona il titolo di un piccolo illuminante libro di Remo Bodei pubblicato di recente (editori Moretti e Vitali, Bergamo) - l'esercizio della «counterfactual history» a cui cominciano a dedicarsi alcuni studiosi americani potrebbe sembrare davvero un gioco frivolo per accademici oziosi. Non è del resto una cosa del tutto nuova, se già nel passato personaggi del calibro di Condorcet e di Max Weber (come ci informa ancora Bodei) hanno provato ad analizzare il passato applicandovi ipotesi controfattuali, cercando cioè di immaginare quali conseguenze si sarebbero determinate se certi eventi decisivi fossero andati in modo diverso. Oggi però è probabile che la storia controfattuale sia destinata a nuovi sviluppi a causa delle condizioni che si sono create con le applicazioni dei computer: come si simulano in laboratorio le situazioni che gli astronauti dovranno affrontare sulla Luna o su Marte, o le possibili conseguenze di un crollo della Borsa di Kuala Lumpur, così si possono, con la stessa verosimiglianza, studiare in modo non puramente fantastico, ma in base a modelli matematici, le conseguenze che si sarebbero determinate con uno sbarco di Hitler in Inghilterra o, più vicino a noi, con la prosecuzione del regime staliniano in Urss. Se però riconosciamo il nesso, che sembra evidente, tra lo sviluppo della storia controfattuale (o virtuale) e l'esistenza dei computer, incontriamo uno dei noccioli duri del problema che la storia, come storiografia e come storia in atto, ha da sempre creato: e cioè il fatto che noi studiamo la storia del passato dall'interno di una situazione che è anche determinata proprio da quel passato. Non siamo mai osservatori «obiettivi», ma sempre interessati o comunque condizionati dai fatti che vogliamo descrivere. Così oggi siamo spinti sulla via della storia virtuale perché siamo figli dell'era del computer. Questa considerazione cambia qualcosa? Forse sì: sappiamo che la storiografia non è mai rispecchiamento obiettivo del passato, ma ricostruzione I di esso alla luce di un certo I progetto e dentro certe condi¬ zioni di esistenza. Dunque non possiamo valutare il senso della storia controfattuale domandandoci se serve a conoscere meglio il passato nella sua realtà pretesa «obiettiva». Da questo punto di vista, un simile esercizio non potrebbe che apparire ozioso, o al massimo un espediente metodico per distinguere meglio i fatti «davvero» rilevanti (come nell'esperimento cruciale di Bacone). Ma è più probabile che l'interesse per un tale nuovo genere storiografico si spieghi in armonia con il significato generale delle scienze moderne e tardo-moderne. Esse sono una forma di alleggerimento dell'esistenza - ciò che è evidente dalle applicazioni tecnologiche che utilizziamo nella vita quotidiana; e, più in generale, sono un alleggerimento del senso stesso della realtà. E' stato Nietzsche a dire che il risentimento e lo spirito di vendetta che stanno alla base del «disagio della civiltà» dipendono dalla nostra incapacità di rovesciare la pietra del passato che grava su di noi. Ora, è chiaro che non sarà la storia virtuale a liberarci dalla dipendenza nei confronti delle condizioni in cui la nostra esistenza è gettata, determinate appunto da quanto è accaduto prima di noi. Ma come con la tecnica riusciamo a dominare tante condizioni naturali ostili facendone strumenti di agevolazione della nostra sopravvivenza, è verosimile che la storia dei «se» e dei «ma», tanto invisa all'oggettivismo positivistico, possa diventare un significativo agente «storico» di liberazione. Il senso degli eventi, anche di quelli passati, che costituiscono la nostra esperienza vissuta è determinato certo da elementi oggettivi che non possiamo cambiare; ma è inseparabilmente determinato, anche, dal modo in cui noi li interpretiamo e li inseriamo nel nostro discorso interiore e nel discorso sociale. Scoprire, con gli scenari virtuali costruiti dal computer, che la storia è assolutamente contingente, che poteva andare in tanti modi diversi, può aiutarci a rovesciare almeno in parte la pietra del passato e ad assumere più francamente la responsabilità del nostro futuro. Gianni Vattimo rno^|

Persone citate: Bacone, Bodei, Hitler, Max Weber, Moretti, Nietzsche, Remo Bodei

Luoghi citati: Bergamo, Inghilterra, Kuala Lumpur, Urss