Bancari ancora nel mirino

Bancari ancora nel mirino Il Pili El MERCATI Bancari ancora nel mirino CON una seduta volatile ma tutta positiva, la Borsa mostra di essere pronta a cogliere ogni occasione di rialzo, appena si dipanano le incertezze internazionali. I realizzi frenano il Miìrtel in chiusura (+1,28% a 17.859), confermando che tecnicamente la seduta non ha dato nuove indicazioni di trend, ma gli scambi intensi (3808 miliardi) sono un segnale di vitalità. Il Mib30 ha guadagnato l'I,08%, mentre il Midex (+1,93%) ha beneficiato di numerosi spunti fra i titoli di secondo piano. In avvio il Mibtel è salito fino ad un massimo di 18.102 punti, poco sotto il record storico di 18.177 di mercoledì scorso, per poi assestarsi sotto quota 18.000 per gran parte della seduta. Anche se il mercato continua a seguire con attenzione ciò che accade a livello internazionale, secondo Marco Nascimbeni di Merrill Lynch la seduta «ha fornito una chiara indicazione che c'è ancora molto interesse. La liquidità è gonfiata non solo dagli investitori domestici ma anche da quelli internazionali, presenti sul mercato con una gestione molto attiva». Resta generalmente forte l'interesse per i bancari, anche se, secondo Nascimbeni, «il mercato è disponibile ad andare su ogni tema operativo che si presenta, ad eccezione dei titoli industriali più importanti che potrebbero continuare a soffrire fino a quando non si avrà un'idea più chiara dell'impatto sui conti della crisi dei mercati del Far East». Ieri comunque sono apparsi in grande evidenza i titoli Olivetti, sospinti dalla notizia del lancio dell'aumento di capitale. In netto rialzo anche le Banca Roma (+8,3% a 2141 lire), con il recente buy emesso da Goldman Sachs che ha evidenziato come la ristrutturazione del comparto bancario italiano rappresenti uno dei temi più appetibili anche per gli investitori esteri. Rialzi sostenuti per Compart (+4,34%), Edison (+3,99%), Hdp (+3,47%), Popolare Milano (+3,16%), Rolo Banca (+3,21%), Alleanza (+4%) e Mediobanca (+3,72%), quest'ultima alla luce della rivalutazione dei prezzi di Borsa delle proprie partecipazioni. Fra i titoli guida, spiccano le Telecom, in rialzo del 2,56% a 12.400 lire dopo aver portato il nuovo massimo storico a quota 12.550. Gli operatori hanno accolto positivamente la progressione, che indica come il titolo abbia interrotto la lunga fase correttiva, anche se alcuni segnalano che nel breve potrebbe essere frenato da realizzi connessi alla scadenza premi in programma per venerdì. Poco mosse Generali (+0,56%) ed Eni (+0,68%), sono apparse ancora sotto pressione Fiat (-0,80%) e Pirelli (-0, 87%). Fra i titoli di secondo piano, in tensione Popolare Brescia (+7,19%), Autostrade priv. (+6,65%), Bnl rnc (+4, 81%), Sai (+5,71%) e Banco Napoli rnc (+9,90%). Intanto si è avuta una giornata con la lira stabile sul mercato dei cambi e i Btp in leggero ribasso al termine delle contrattazioni. Sul Liffe i futures sui buoni poliennali hanno chiuso a 117,56, in ribasso di 6 centesimi. Il differenziale a dieci anni rispetto alla Germania ha chiuso a 33 punti base. Infine il ministero del Tesoro ha annunciato l'offerta di 9500 miliardi di Btp per metà mese. Si tratta, in particolare, di 3500 miliardi di triennali, 2000 miliardi quinquennali e 4000 miliardi trentennali.

Persone citate: Marco Nascimbeni, Merrill Lynch, Nascimbeni

Luoghi citati: Brescia, Germania, Milano, Rolo