Fiat, comincia «Panno del fare » di Michele Fenu

Fiat, comincia «Panno del fare » Cantarella: dopo la stagione dei programmi, quella degli impianti e del prodotto Fiat, comincia «Panno del fare » Il gruppo sale nella classifica europea STOCCOLMA DAL NOSTRO INVIATO «Il 1998 sarà per la Fiat l'anno del fare. Nel '97 abbiamo impostato una serie di joint-ventures e di programmi nell'auto, nei veicoli industriali e nella componentistica, ora è venuto il momento di costruire gli impianti e di passare alla produzione. Potremo celebrare nel '99 il centenario della Fiat in tante parti del mondo». Paolo Cantarella è a Stoccolma con Roberto Testore. L'amministratore delegato del Gruppo ha presenziato alla cerimonia che ha visto il n. 1 di Fiat Auto ricevere l'ambito trofeo di Auto dell'Anno per l'Alfa Romeo 156, il cui progetto era stato attuato dallo stesso Cantarella. «L'auto - sottolinea Cantarella - è un prodotto importante sotto l'aspetto industriale e occupazionale, ma occorre avere con essa un rapporto di amore. E' una componente fondamentale, che deve legarsi a fattori come investimenti, costi, rapporto con i clienti: così si ottengono buoni risultati». E che i risultati siano stati buoni per la Fiat viene confermato dai dati sulle vendite '97 in Europa diramati dall'Acea, l'associazione dei costruttori. Le consegne sono ammontate a 13 milioni 410.200 vetture e derivati con una crescita del 4,8% sul '96 (12.796.789 unità). E se il Gruppo Volkswagen è rimasto leader davanti alla GM (OpelVauxhall e Saab), Fiat Auto ha guadagnato due posti: quasi un milione e 600 mila immatricolazioni, con un aumento dell' 11,6% e una quota di mercato che sfiora il 12%. Secondo l'amministratore delegato della Fiat, il '98 dovrebbe segnare a livello europeo ulterio¬ ri incrementi. L'Italia non potrà ripetere il boom dello scorso anno, ma «ci manterremo su livelli importanti». Aggiunge: «Mi sembra che in Europa si manifesti una ripresa economica generale che fa ben sperare anche per l'auto, per il settore dei veicoli industriali e delle macchine agricole». Cantarella ribadisce che i cardini della strategia Fiat rimangono immutati - in primo piano innovazione, rinnovamento dei prodotti, servizi per i clienti, attenta valutazione di costi e investimenti - e sottolinea come il '98 si annunci di particolare valore nell'ampio processo di internazionalizzazione, impernia¬ to sui diversi modelli della world car 178. «E non parlo solo di Fiat Auto, ma anche di Teksid, Iveco, Marelli. Inoltre, mi pare significativo che le nostre iniziative siano affiancate dai principali partners di componentistica, che continuano ad avere fiducia in noi. A fine mese partiremo con la costruzione del nuovo impianto in India, che si ispira a quello di Melfi, poi awieremo la produzione in Marocco, Turchia, Sud Africa e Russia». In campo la Palio, la Siena, la Palio Weekend, cui si aggiungerà la Palio pickup (lancio in Brasile in autunno). In India, dove complessivamente la Fiat ha investito un miliardo di dollari, ripartirà anche la produzione della Uno. La Palio arriverà nel '99. Il positivo andamento di Fiat Auto è sottolineato da Testore. La Fiat, sempre secondo i dati Acea, ha effettuato 1.288.839 consegne ( + 11,9%, il 12% se si considerano solo le auto), la Lancia 177.304 ( + 11,3%) e l'Alfa Romeo 128.610 (+9,4%). Il premio attribuito alla 156, che segue quelli di Punto e Bravo/Brava, assume il sapore di un riconoscimento per tutto il gruppo. Dice: «Insieme con le soddisfazioni di carattere commerciale, abbiamo l'orgoglio di aver saputo dare al pubblico l'Alfa che si aspettava». L'amministratore delegato di Fiat Auto si attende ulteriori progressi per l'Alfa nel corso del '98 grazie alla nuova berlina (55 mila ordini in due mesi), cui, a fine anno, si affiancherà la 166, erede della 164. Come andrà l'auto nel '98? «Io sono un inguaribile ottimista. In Italia penso che il mercato ruoterà sui due milioni di unità. Dal punto di vista europeo, il consolidamento della ripresa economica in atto in Germania e il decollo dell'unione economica e monetaria dovrebbero migliorare il clima di fiducia tra i consumatori. Naturalmente, dovremo valutare gli effetti della crisi finanziaria in Asia. In Sud America c'è un rapporto di stima tra pubblico e Fiat, in Brasile siamo in testa, ma bisognerà vedere come evolverà la situazione del Paese». Michele Fenu L'amministratore delegato della Fiat Paolo Cantarella e quello della Fiat Auto Roberto Testore

Persone citate: Brava, Cantarella, Marelli, Paolo Cantarella, Roberto Testore, Testore