Droga libera, Scalfaro ribadisce il no di R. Mas.

Droga libera, Scalfaro ribadisce il no Per gli uomini di governo si deve superare la logica della repressione e cercare un'altra via Droga libera, Scalfaro ribadisce il no Don Mazzi: mi ha confermato la smorfia di dissenso ROMA. «Scalfaro ha confermato la smorfia fatta all'inaugurazione dell'anno giudiziario» fa sapere don Antonio Mazzi sul portone del Quirinale. Il Capo dello Stato insomma ha ribadito al telegenico leader della comunità «Exodus», che di distribuzione controllata di droga di Stato non vuol sentirne parlare. Un comunicato della stessa comunità ha successivamente salvato l'imparzialità del Capo dello Stato precisando che mai il Presidente ha manifestato un dissenso nei confronti della tesi sollevata dal procuratore della Cassazione, ma ha solo, in positivo, espresso la sua opinione. Scalfaro comunque, suo malgrado, è diventato il vessillo di tutta l'armata cattolica che vede nel consumo di droga un danno oggettivo alla persona e che, pertanto, è orientata al recupero dell'errante. Il braccio «secolare» di questa scuola di pensiero è il segretario del ppi, Franco Marini: «La questione droga - ha detto - non consente compromessi e per questo, con umihtà e con atteggiamento di ascolto nei confronti di un problema che lacera le famiglie, diciamo con convinzione no a certe forme di apertura fatte magari in buona fede. La via del permissivismo non giova ai giovani. Per questo auspichiamo un confronto riflessivo e senza ideologismi». A questo confronto Marini era stato sollecitato dal leader dei Verdi, Luigi Manconi, considerato all'interno dell'Ulivo la controparte di Marini in materia, che gli ha mandato una lettera pubblicata oggi sull'Unità. Il governo evita di imbarcarsi nella polemica e, in una sostanziale unità di sentimenti, Napolitano, Flick e la Turco hanno ribadito che la via della mera repressione certamente non è quella giusta per venire a capo del problema droga, e che dunque altre soluzioni «si possono studiare». Nulla di più. Domani a Strasburgo dovrebbe essere messa ai voti la risoluzione presentata dalla deputata olandese Hedy D'Ancona (ex ministro della Sanità) sulla sonmiinistrazione controllata. La questione è controversa, anche all'interno del pse (partito socialista europeo cui la D'Ancona appartiene). Ieri sera, al termine di una riunione del gruppo parlamentare, i socialisti europei hanno deciso di chiedere un rinvio del dibattito. La linea della deputata olandese è appoggiata da un ampio schieramento trasversale che vede presenti anche molti deputati di tradizione cristiano-democratica, come il greco Lambrias, la portoghese Vaz da Silva, l'italiano Leoluca Orlando, e deputati liberal-Forza Italia come Caccavale, Colli, De Luca e Florio. Ma tutta questa manfrina non convince la destra, che oggi con due manifestazioni cercherà di stoppare la risoluzione. Infine secondo un sondaggio di Datamedia, il 47,5% degli italiani sarebbe contrario alla «droga di Stato» e il 30,4% favorevole. [r. mas.]

Luoghi citati: Ancona, Italia, Roma, Strasburgo