Muore nel bagno del pronto soccorso Scoprono il cadavere tre giorni dopo

Muore nel bagno del pronto soccorso Scoprono il cadavere tre giorni dopo La Spezia: l'uomo, un algerino, si era fatto visitare per un mal di testa Muore nel bagno del pronto soccorso Scoprono il cadavere tre giorni dopo LA SPEZIA. Era morto da oltre tre giorni in un bagno del pronto soccorso dell'ospedale di La Spezia. La vittima è un algerino di 48 anni, Sam Farid. Era stato soccorso alle 13 di venerdì scorso da un'ambulanza, ai medici aveva raccontato di aver mal di testa e vertigini e di aver ingerito due pastiglie di Roipnol. E' stato curato e dopo tre giorni dimesso, avendo firmato un foglio di rifiuto di ricovero. Di lui a quel punto non si sa più nulla, tutto lascia credere però che l'algerino si sia infilato nel bagno e si sia sentito male di nuovo crollando a terra. Ma com'è possibile non accorgersi di un morto per quattro giorni in un ospedale, proprio al pronto soccorso dove c'è un viavai continuo di persone? Il bagno era funzionante. Sino alla fine di dicembre si poteva accedere facendosi dare la chiave dal personale dell'Usi, chiave che poi non era più stata restituita. Alcuni giorni fa s'era rotta anche la serratura, dentro a quel bagno però si poteva entrare e molti probabilmente hanno continuato a farlo. Il locale non è stato però né controllato né evidentemente mai pulito. Per tre giorni dunque chi si trovava in coda al pronto soccorso dell'Ospedale Sant'Andrea aveva a due passi un morto. Quella stanzetta era proprio lì, a due passi dalla sala dove venivano fatte le medicazioni. E nessuno se n'è accorto. La scoperta è stata fatta solo ieri mattina quando il cattivo odore ha iniziato ad espandersi. E' stato chiamato un operaio dell'Usi che ha subito aperto la porta, ma altrettanto repentinamente l'ha richiusa. Dentro il locale infatti c'era il corpo senza vita di Sam Farid, bocconi, con le braccia distese in avanti. Sono stati trovati per terra anche un accendino e un paio di piccole forbici. Il corpo non presentava ferite e neppure segni di violenza. Comunque sarà l'autopsia a chiarire la causa della morte e a quando risale con esattezza. Sulla vicenda è stata aperta un'inchiesta da parte della magistratura ed una interna da parte dell'Unità sanitaria locale. L'assessore alla Sanità Franco Bertolani ha dichiarato: «E' una cosa inaudita, assurda. Non ci sono parole. Questa mattina invierò subito una commissione d'inchiesta per accertare come si sono svolti i fatti». L'ospedale di La Spezia non è nuovo a questo tipo di «scoperte». Alcune settimane fa in un armadietto della sala delle autopsie furono trovate ossa umane risalenti al 1600 che erano destinate al Museo Civico. Qualcuno evidentemente le aveva dimenticate in quell'armadio forse un paio d'anni fa e nessuno se n'era mai accorto. Ieri invece il cadavere nel bagno. Carlo Galazzo

Persone citate: Carlo Galazzo, Franco Bertolani

Luoghi citati: La Spezia