Un giorno da Sessantotto a Parigi di Enrico Benedetto

Un giorno da Sessantotto a Parigi La polizia usa i lacrimogeni per riportare l'ordine. Jospin annuncia «un piano d'urgenza» Un giorno da Sessantotto a Parigi / senza lavoro in piazza, assalto alla Borsa Merci PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Messo alle corde dalle banlieues in fiamme, Lionel Jospin annuncia un «piano d'urgenza» e - forse - quel «ministero per le periferie urbane» contro cui finora Martine Aubry si batteva definendolo «ghetto istituzionale». Eppure è proprio il combattivo superministro che ne rivendica ormai la creazione. Evocandola, il premier usa ancora il condizionale, ma la signora Aubry saprà forzargli la mano. Nel giorno in cui l'esecutivo capitola e Jacques Chirac riceve all'Eliseo i sindaci di 12 città dove l'ordine pubblico è in crisi e gli scontri giovani-flic imperversano, è tuttavia un'altra notizia che fa titolo. Scesi in piazza ieri, i senzalavoro registrano il loro primo successo pubblico. I numeri sono modesti. Cinque-diecimila persone nella capitale, seimila a Marsiglia, qualche migliaio per le altre manifestazioni sparse di Bordeaux, Le Mans, Lille, Nancy, Saint-Etienne, Montpellier, Tolone e Mulhouse, ove la sede ps è occupata, una première che dovrebbe inquietare Jospin. Ma gli organizzatori esultano. La strada era un «battesimo del fuoco» arduo per i disoccupati, esibitisi finora in azioni commando che richiedevano piccole forze: decine, al massimo centinaia. Ora, tuttavia, il risultato li incoraggia. E sullo slancio indicono un secondo corteo parigino per sabato. La Cgt, la centrale filo-pcf, ha deciso che li appoggerà sino in fondo. Come peraltro Verdi e comunisti, entrambi al governo. Li affligge, però, un nuovo problema complesso da risolvere: arginare la violenza. In margine alla manifestazione principale, saccheggi e vandalismi ripropongono il tema del carattere pacifico o meno che il movimento vuole darsi. Nell'insieme, prevale la prima ipotesi. Ma occupando a sorpresa la Borsa Merci, alcune frange hanno voluto dare battaglia. Computer a pezzi, depredazioni, macchine distribuisci-bevande prese d'attacco. La forza pubblica ha dovuto usare i lacrimogeni per espellere i facinorosi Riemergono dunque il manganello e le cariche di polizia, uno scenario da '68 - buon compleanno: trent'anni in maggio - che ripugna alla Gauche. La manifestazione ha per corso un tracciato emblema tico. Dal dicastero Affari Sociali alla Confindustria transalpina. Entrambi percepiti come nemici. Malgrado il via libera alla prima tranche sul miliardo di franchi promessi per soccorrere i senza lavoro, Martine Aubry si vede criti care l'intransigenza su misure più ampie. Le colpe Cnpf sono invece riassumibili nel bocciare senza riserve le 35 ore, che i disoccupati giudicano possano rilanciare l'impiego. Il nuovo responsabile del padronato francese, Ernest-Antoine Seillière, non era in sede. Jacques Chirac gli aveva concesso udienza. Condivide le ferme riserve dell'imprenditoria sulle 35 ore, ma non desidera sposarne in blocco le posizioni. «Se il governo vara una legge, bisognerà rispettarla» ha ricordato al suo interlocutore. Jospin, lui, non demorde. «Rinuncerò alle 35 ore quando gli industriali smetteranno di licenziare» proclama. Lo slogan, efficace, ben nasconde ma non annulla le inquietudini jospiniane. Affrontare in simultanea tre dossier esplosivi come ban¬ lieue, disoccupazione e legge quadro sull'orario richiederebbe una salda popolarità. Quella di Jospin comincia invece a scricchiolare. Le ultime rilevazioni lo danno in calo: 4 punti. Per un soffio, la maggioranza dei francesi gli è ancora favorevole. Ma Chirac lo incalza da vicino, e potrebbe anche sorpassarlo se riuscirà a tagliarsi quel ruolo di pungolo e mediatore insieme cui aspira da tempo. Ricevere i sindaci costituisce un'iniziativa spettacolare dinanzi a un'opinione pubblica che esige segnali forti. Come se Jacques Chirac dicesse: tranquilli ragazzi, ci penso io. Non ha nulla da perdere. Il governo, tutto. Enrico Benedetto Manifestanti con lo striscione «Vivere» e lo sgombero della Borsa Merci da parte della polizia

Luoghi citati: Bordeaux, Marsiglia, Nancy, Parigi, Tolone