Guerra dei numeri per i morti d'Algeria

Guerra dei numeri per i morti d'Algeria IL GRANDE TERRORE Accordo a Bruxelles per la missione della Troika, alti funzionari partiranno in tempi brevi Guerra dei numeri per i morti d'Algeria La stampa: 400 le vittime dell'ultima strage, il governo nega ALGERI. Sarebbero almeno 400 ALGERI. Sarebbero almeno 400 le vittime del massacro della notte fra domenica e lunedì a Sidi Hammed, 20 chilometri a Sud di Algeri. Lo hanno riferito i quotidiani El Watan e Liberté sulla scorta delle informazioni ottenute dai superstiti. Il bilancio ufficiale era di 103 morti, ma già ieri alcune fonti avevano sostenuto che le vittime erano 120 e ora La Tribune parla di 265, El Watan di 400, Liberté di 428. Quest'ultima ennesima strage è stata compiuta da un centinaio di uomini armati di fucili d'assalto, altre armi da fuoco, asce e machete, che hanno assaltato il piccolo centro al calar del sole, al termine del quotidiano digiuno del Ramadan. La furia omicida si è abbattuta prima sulle numerose persone che assistevano a una proiezione cinematografica, poi si è accanita sulla gente che cercava scampo correndo nelle strade e su coloro che si erano rifugati nelle case. Il quotidiano Liberté ha scritto che si è trattato di «un vero e proprio genocidio». El Watan ha riferito di intere famiglie truci¬ date, di donne e bambini muti- date, di donne e bambini muti lati a colpi d'ascia e di 20 ragazze sequestrate. E il bilancio delle vittime sarebbe stato ancora più pesante se non fosse intervenuto un gruppo di autodifesa che è riuscito a uccidere cinque terroristi. La maggior parte dei giornali algerini attribuisce oggi la responsabilità dell'ennesima strage di innocenti nel Paese al già, U gruppo islamico armato. Questi ultimi massacri coincidono con il 6° anniversario dell'annullamento delle elezioni che il Fronte islamico di salvezza aveva praticamente già vinto al primo turno, quindi con l'inizio della lotta armata degli integralisti. Nel pomeriggio il ministero degli Interni algerino ha smentito «con la massima fermezza» il bilancio di 400 morti avanzato dalla stampa privata. In una nota diramata dall'agenzia ufficiale Aps, il ministero «si meraviglia ancora una volta di questa propensione a voler a tutti i costi amplificare situazioni già sufficientemente drammati¬ che». «Al di là delle cifre e della controversia legata alla gestione dell'informazione in materia di sicurezza, e del numero delle vittime - scrive l'agenzia -, la morale e la solidarietà nazionale esigono un minimo di decenza e di rispetto verso le popola¬ zioni colpite da queste ignobili azioni. Un morto è un morto di troppo. A cosa serve questa contabilità macabra divenuta ima specialità di certa stampa straniera, il cui scopo dichiarato è di seminare dubbio e sospetti in seno a un'opinione pubblica già duramente colpita?». Occhi internazionali puntati, intanto, sulla missione della troika Ue. Ieri a Bruxelles, si è giunti ad un accordo tra i direttori politici dei quindici ministeri degli Affari esteri dell'Ue per inviare «una troika europea formata da funzionari di Gran Bretagna, Lussemburgo e Austria a livello di direttori, nel quadro delle strette relazioni tra Ue e Algeria, membro del partenariato euro-mediterraneo». La delegazione europea «discuterà i recenti sviluppi in Algeria, ascolterà le diverse opinioni sull'ondata di massacri e valuterà quale aiuto l'Unione può dare ai Paese». La missione avverrà in tempi molto brevi. [Agi-Ansa-AdnKronos] f MI iVaQ , «11 Sopravvissuti dell'ultima strage