«In primavera il partito di Di Pietro»

«In primavera il partito di Di Pietro» Gasparoni: «Si chiamerà Centro dei valori». E Cossiga prepara la strada per la «Costituente di centro» «In primavera il partito di Di Pietro» Annuncio della Federcasalinghe. Ma l'expm smentisce ROMA. Ci risiamo. I fan di Di Pietro annunciano che presto nascerà il «partito di Tonino» e lui, Di Pietro smussa, corregge, smentisce. E' accaduto anche ieri: la signora Federica Rossi Gasparoni, leader della Federcasalinghe, dopo aver incontrato riservatamente Di Pietro, ha annunciato che «in primavera nascerà a Roma il Centro dei valori», un movimento che avrà l'ex pm come leader. Ma due ore più tardi, da Sesto Fiorentino dove si trovava per inaugurare l'ufficio nel suo collegio, Di Pietro ha confezionato la sua messa a punto: «Sto lavorando per costruire l'Ulivo e non il gruppo Di Pietro». E poi rivolto ai cronisti: «Volete smettere di scrivere una cosa per un'altra? E quanto al gruppo dell'Ulivo, quando arriverà, ve lo dirò». Certo, la Gasparrini è uno dei personaggi più mobili della politica italiana: già filo-andreottiana, poi filo-berlusconiana, filodiniana, filo-pidiessina e ora dipietrista, la signora si è dimostrata sempre più smaliziata e il suo annuncio conferma che sta proseguendo il lavorio per dare corpo all'annunciatissimo partito di Tonino. E che il progetto sia più che mai in piedi, lo conferma il riavvicinamento a Tonino di Lamberto Dini: dopo l'amo lanciato a sorpresa sabato scorso («Sul progetto di centro potremmo convergere»), un amico comune come Ernesto Stajano sta lavorando all'incontro del disgelo tra due personaggi che non si sono mai amati. Eppure, il vero fatto politico di queste ore è la simmetria di due progetti in elaborazione su fronti opposti: mentre nell'area dell'Ulivo proseguono i preparativi del «cantiere Di Pietro», dall'altra parte della barricata proseguono i contatti riservati per dar vita ad un altro cantiere, altrettanto ambizioso: l'autoscioglimento di Ccd, Cdu, patto Segni e la nascita di un «partito democratico» che sotto la leadership di Francesco Cossiga sia in grado di attrarre Forza Italia o quanto meno una parte dei suoi elettori. Ieri sera era in programma un incontro con l'ex Capo dello Stato per stabilire le tappe di avvicinamento alla Costituente di centro, un progetto che, a parole, dicono tutti di condividere, da Buttigliene a Casini, da Mastella a Tabacci. E anche se nessuno lo dice esplicitamente, i due cantieri so¬ no in concorrenza tra loro, proprio perché i canali comunicanti sono assai più di quanto non possa apparire. Spiega Massimo Ostillio, deputato pugliese del Ccd: «Se il progetto di Cossiga non decolla rapidamente e se il Polo non riprende quota, il malumore che serpeggia tra molti deputati del centro-destra potrebbe indirizzarsi proprio verso Di Pietro». E proprio alla luce di questo scenario, si capisce come tra Di Pietro e Cossiga - un tempo amici - sia in corso un braccio di ferro che per il momento ha in palio un pugno di deputati, ma in prospettiva potrebbe riguardare l'egemonia sull'area moderata. In altre parole: nascerà prima l'asse Di Pietro-Dini o quello CossigaCasini-Segni-Buttiglione? Quale dei due risulterà più convincente agli occhi dell'opinione pubblica moderata? Domande alle quali si cerca di dare risposta nei tanti contatti informali di questi giorni, con un formicolio di incontri riservati che potrebbe preludere ad autentiche novità politiche. Sul fronte Di Pietro, le anticipazioni le fornisce la signora Gasparrini che dopo aver incontrato due giorni fa l'ex pm, ieri ha fatto sapere che «tra marzo e aprile nascerà il movimento per il centro dei valori». Sempre secondo la Gasparrini - che è sottosegretario al Lavoro - «il movimento sarà costituito dai comitati che sono nati spontaneamente sul territorio e che fanno riferimento a valori come la famiglia e la legalità». E che il progetto sia ad uno stadio avanzato lo conferma la dovizia di particolari anticipati dalla signora Gasparrini: «Saranno costituiti un comitato nazionale, presieduto da Di Pietro, comitati regionali e comunali. Per aderire al movimento sarà previsto un tesseramento», proprio come nei partiti tradizionali. E quanto al possibile asse con Dini, sempre la Gasparrini - ennesima porta-parola dell'ex pm - dice: «Di Pietro ha letto con piacere le recenti dichiarazioni di Dini. Bisogna incontrarsi e chiarirsi», [f. mar.] Il neosenatore dell'Ulivo Antonio Di Pietro

Luoghi citati: Roma, Sesto Fiorentino