Scarichi fuorilegge Sigilli alla Fenoglio di G. Mar.
Scarichi fuorilegge Sigilli alla Fenoglio Avigliana: «Non ce la faccio più, chiudo» Scarichi fuorilegge Sigilli alla Fenoglio Era considerata una delle ditte più all'avanguardia per i sistemi di depurazione, ma ieri, alla Galvanotecnica Fenoglio di Avigliana, è arrivata la guardia forestale e ha messo sotto sequestro l'impianto. L'indagine era scattata a metà novembre con il prelievo da parte della dottoressa Paola Tomassone di campioni delle acque di scarico e proprio da quei controlli sarebbe risultato che i parametri dei residui di lavorazione erano al disopra dei limiti consentiti, così il gip Giorgio Martincich ha ordinato agli agenti di sigillare l'impianto. Il titolare dell'azienda Luigi Fenoglio, 68 anni, da trent'anni lavora nel settore e nell'arco della sua attività ha cambiato quattro impianti di depurazione. «Sono stato uno dei primi a mettermi in regola - dice sconsolato - e nel gennaio del 1991 ho messo in funzione un impianto tra i più moderni, spendendo oltre mi miliardo». In questi ultimi anni però le cose sono andate male, il lavoro non mancava ma occorreva rimodernare le linee di lavorazione. Dal giorno dell'avvio e fino al gennaio dello scorso anno sono stati fatti costantemente i controlli e la manutenzione del depuratore poi più nulla. «Per mantenere in piedi un simile impianto - spiega Fenoglio - occorrevano almeno 120 milioni, una somma di cui al momento non riuscivo più a disporre». I clienti erano ancora molti, una novantina in Varie parti del Piemonte e della Lombardia. L'azienda veniva mandata avanti con 16 dipendenti e il costante lavoro della moglie. «La nostra - puntualizza il proprietario - era una famiglia, si lavorava di comune accordo, ora però non ce la faccio più e chiudo i battenti». Il declino è iniziato nel 1992 quando alla Galvanotecnica sarebbero serviti impianti più competitivi e invece c'era un buco di un miliardo e 200 mihoni da coprire. Il guadagno in questi ultimi cinque anni si è sempre assottigliato e lo scorso anno il passivo è arrivato a 275 mihoni. Una cifra insostenibile. Poi, ieri, il colpo di grazia: per tutta la mattinata si è continuato a lavorare, sotto il controllo delle guardie forestali, per ultimare i cicli di lavorazione, quindi verso le 16 sono stati messi i sigilli. [g. mar.]
Persone citate: Fenoglio, Giorgio Martincich, Luigi Fenoglio, Paola Tomassone
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