Tangenziale liberalizzata, una chimera

Tangenziale liberalizzata, una chimera Restano caselli e pedaggi, ma sono previste migliorie e il completamento della Torino-Pinerolo Tangenziale liberalizzata, una chimera In vista una proroga all'Ativa Liberalizzazione della tangenziale sempre più lontana, mentre si fa strada una nuova ipotesi: la proroga della concessione Ativa, fino al 2025. Rimarrebbero caselli e pedaggi, ma si darebbe il via ad una serie di interventi, a carico della Società, per migliorare la viabilità generale. Non solo: si garantirebbe il completamento della Torino-Pinerolo. Il dibattito sul sistema di tangenziale e sull'autostrada Torino-Pinerolo, mai sopito, si riaccende. La miccia è scoppiata a Palazzo Cisterna, dove, pochi giorni prima delle vacanze di Natale, alla presenza di 30 Comuni della provincia di Torino, è stata presa in considerazione una nuova ipotesi di convenzione: la proroga della concessione all'Ativa, chiedendo alla Società un impegno finanziario di 63 miliardi per interventi di varianti sulla statale 24 (in prossimità del casello di Bruere), sulla statale 29 (Trofarello) e per opere riguardanti il futuro casello di Beinasco. I sindaci dei Comuni interessati hanno preso posizione: per qualcuno si tratta di un deciso dissenso, per altri di un assenso carico di perplessità. Completamente favorevole solo Alberto Barbero, primo cittadino di Pinerolo, che tiene però a disgiungere i due problemi del pedaggio e del completamento dell'autostrada Torino-Pinerolo. «Mi rendo conto che per alcuni Comuni il prezzo da pagare sia alto - dice Barbero - e anche noi avremo un casello. Dopo tante battaglie per la liberalizzazione del sistema di tangenziale, l'ottica è cambiata». L'ottica è mutata veramente, anche a livello europeo. Lo conferma Adriana Cortassa, sindaco di Trofarello, che ha incontrato, a Roma, i rappresentanti del ministero dei Trasporti: «Mi è stato rir sposto che si va in direzione di nuovi sistemi - spiega la Cortassa -. Informatizzazione dei caselh e modifica del sistema tariffario, calibrato sui tratti di percorrenza e sul tipo di veicoli usato». Ma la situazione di Trofarello, secondo il sindaco, è anomala: «Siamo vittime di un'ingiustizia: il nostro casello è una barriera intermedia che non ha senso di esistere». Un duro colpo per Beinasco, che si vede penalizzata dalla costruzione di un casello, e per Orbassano, costretta a pagare un pedaggio per raggiungere Torino. «Daremo il consenso alla convenzione - riferiscono i sindaci dei due Comuni - solo a condizione che venga realizzata una circonvallazione per Beinasco e si provveda ad una risistemazione della strada provinciale 6». Carlotta Oddone Ancora battaglia sul sistema delle tangenziali torinesi: alcuni Comuni si sentono penalizzati dalla eventuale proroga della concessione all'Ativa

Persone citate: Adriana Cortassa, Alberto Barbero, Barbero, Carlotta Oddone, Cortassa