La Cgil a Castellani «Occorre un progetto» di Marina Cassi

La Cgil a Castellani «Occorre un progetto» Scudiere: non servono più le lamentele La Cgil a Castellani «Occorre un progetto» «Per rilanciare occupazione e sviluppo» Gli iscritti in crescita: a quota 144 mila L'economia va meglio, nell'aria c'è più ottimismo. E allora è «impensabile» che «anche nel '98 Torino sia la realtà delle lamentazioni». Il segretario della Camera del lavoro, Vincenzo Scudiere, non è tenero né con gli imprenditori, né con la civica amministrazione. Anche a Torino vale la logica nazionale del «non si fanno sconti ai governi, anche se amici». E allora Scudiere incalza il sindaco: «Noi non vogliamo entrare nel coro di chi cerca un colpevole dei problemi della dei problemi della città nel primo cittadino. Però non ci rassegniamo neppure a interventi episodici. Il governo ha compiuto scelte che non ci soddisfano - cito per tutte il blocco del secondo lotto del passante -, è necessario che da Torino venga una chiara indicazione delle priorità e per queste ci si batta». Dice: «Lo stesso Castellani ha creato il Forum per lo sviluppo - in linea con quanto aveva annunciato in campagna elettorale -, ebbene lo vuole far funzionare? Vuole alzare la voce non per lamentarsi, ma per chiamare a raccolta parti sociali e poteri forti per costruire un progetto per la città in cui tutti facciano la loro parte?». Agli imprenditori Scudiere rimprovera di disegnare «il futuro nero o rosa a seconda degli incentivi che vogliono ottenere». E propone di «uscire da una logica propagandista o speculativa» e di dar «vita con il sindacato e il Comune a un progetto che sia in grado di garantire svilup- po e occupazione». Aggiunge: «Stamattina ci sono 30 mila giovani a un concorso per 300 posti; è evidente che c'è un problema lavoro». Ricorda che il contratto d'area «per noi non è un tabù», ma precisa: «Vorremmo che chi chiede il contratto d'area ci dicesse per fare che cosa. Si vogliono favorire nuovi investimenti, nuovi posti di lavoro, ma veri o fittizi, solo per avere gli incentivi? Avute le risposte noi siamo disponibili a discutere anche se non diremo mai che a Torino siamo messi peggio che al Sud e anche se crediamo che questa area ce la possa fare a riprendersi anche senza alcun assistenzialismo». Scudiere non teme il nodo delle 35 ore, che in questa settimana entra nel vivo. Ironizza: «Spero che i fuochi d'artificio siano finiti il 31 dicembre '97. Ora è il tempo dei discorsi seri: e siamo ottimisti, una soluzione si troverà». Nel '97 la Cgil torinese - secondo i dati presentati dal segretario organizzativo, Gianni Pibiri - ha incrementato i suoi iscritti (144.182) rispetto al '96 (143.824), con 16.368 nuove adesioni, tra lavoratori attivi e pensionati. Gli attivi sono 72.121 (1800 in meno sul '96), i pensionati 71.097 (2 mila in più); Torino è una delle poche Camere del lavoro in cui siano ancora prevalenti gli iscritti in produzione rispetto a quelli pensionati. Marina Cassi II sindaco Castellani Il segretario della Camera del lavoro di Torino Vincenzo Scudiere chiede al Comune di indicare le priorità per le quali «battersi» nella lotta alla disoccupazione

Persone citate: Castellani, Gianni Pibiri, Scudiere, Vincenzo Scudiere

Luoghi citati: Torino