All'anagrafe un biglietto «saltacoda» di 1. Poi.

All'anagrafe un biglietto «saltacoda» Prova di efficienza della burocrazia er favorire l'utente che ha dimenticato un documento All'anagrafe un biglietto «saltacoda» Lo ha adottato l'ufficio di Santa Rita-Mirafiori Nord Dicono: la burocrazia è la morte della fantasia. Sarà anche vero ma, per fortuna, ogni tanto qualcuno va controcorrente. L'ultimo caso aU'ufficio anagrafe della circoscrizione Santa Rita-Mirafiori Nord. Hanno inventato un taghandino, grande quanto un biglietto da visita, che consente di non fare la coda agU sportelli. O meglio, dà una mano, dimezzando i tempi di attesa, a quanti hanno difficoltà a districarsi nei meandri della burocrazia. A seguire alla lettera complicate istruzioni su: «documenti da produrre per il rilascio di certificati anagrafici». Come funziona il foglietto «saltacoda» è presto detto. Mettiamo che un cittadino si presenti aU'ufficio anagrafe della Cascina Giaione. Paziente, si fa una buona mezz'ora di coda per sapere cosa occorre, ad esempio, per il rilascio di una nuova carta d'identità. Il giorno dopo arriva con tutto. Poniamo che, dopo un'altra ora di attesa, quando viene U suo turno, scopra che si è dimenticato di portare una foto in più. GU restano solo due strade: implorare l'impiegata di avere pietà di lui e consegnargli lo stesso U documento, oppure rassegnarsi a tornare a casa, recuperare la foto, far ritorno all'anagrafe e rimettersi in coda. «Un'assurdità - dice la responsabile del servizio, Teresa Gregorio -, specie quando queste cose capitano ad anziani o por¬ tatori di handicap. Senza contare che una mezz'ora di coda in più può causare problemi anche a madri di famiglia alle prese con i figU da prendere a scuola e il pranzo da cucinare». E così è nato il «saltacoda». Un fogUetto con data e firma dell'impiegato che lo ha consegnato e la scritta: «L'utente ha già effettuato la co- da». E il gioco è fatto. Almeno una volta il cittadino viene graziato del periodo d'attesa. Funziona? Certo che sì. Utilizzato da qualche mese ha già «graziato» ore di attesa a centinaia di persone. «AU'inizio - racconta ancora la responsabile - c'è stata qualche perplessità. La gente ci chiedeva spiegazioni. Temevano chissà quali favoritismi. Poi hanno capito, anche perché di questi foglietti ne diamo ogni giorno almeno una decina». Non sono tanti se si tiene conto che la media giornaliera degli utenti è compresa tra i 300 e i 500 (il che, dati alla mano, significa che, almeno una volta l'anno, tutti i 130 mila abitanti della Circoscrizione vanno aU'anagrafe). E i cittadini? Il coro di commenti è tutto positivo: «Una buona idea»; «Un esempio da seguire»; «Lo fanno solo qui? E perché non anche gli altri uffici...». Se sono soddisfatti loro, triturati dalla burocrazia, massacrati da code certe volte lunghe più di un'ora, vuol dire che funziona davvero. [1. poi.]

Persone citate: Teresa Gregorio