Rosolino sprint d'argento «E presto arriverà l'oro»

Rosolino sprint d'argento «E presto arriverà l'oro» Mondiali di Perth: il nuoto si esalta con la gran rimonta del 19enne napoletano nell'ultima vasca dei 200 si Rosolino sprint d'argento «E presto arriverà l'oro» PERTH DAL NOSTRO INVIATO Ai Mondiali di Perth la prima giornata del nuoto ha subito regalato una medaglia d'argento all'Italia. L'ha conquistata nei 200 si Massimiliano Rosolino, battuto soltanto dal favoritissimo australiano Michael Klim. Un po' di rammarico invece nei 100 rana per Domenico Fioravanti, che dopo aver fatto registrare il secondo tempo in batteria ha sciupato tutto con un pessimo tuffo di partenza nella finale e si è dovuto accontentare di un comunque ottimo quinto posto. Pareva destino che Rosolino dovesse salire sul po vesse salire sul podio australiano. Sua madre Carolin è infatti originaria di questo Paese dagli spazi enormi e dalle distanze sterminate e lo stesso Max, pur essendo nato a Napoli come il padre Salvatore, ha trascorso tre anni della ifi sua infanzia nella terra dei canguri, a Melbourne. I suoi genitori si conobbero durante una crociera: la mamma lavorava per una compagnia di navigazione, il padre si stava invece godendo una vacanza. Cullati dalle onde e sotto la luna, i due si innamorarono e dalla loro unione nacque Massimiliano, concepito sul mare e dunque quasi predestinato a diventare un nuotatore di grande talento. E, infatti, ieri Rosolino è stato protagonista di una gara capolavoro. Arrivato alle finale con il terzo tempo dopo una batteria in cui aveva saggiamente dosato le energie, l'azzurro si è inizialmente lasciato staccare da Klim, a sua volta tallonato dall'olandese Van Den Hoogenband e dal brasiliano Borges. I tre hanno virato nell'ordine ai 50 metri e anche a metà gara, quando Rosolino ha cominciato la sua rimonta. Passato in terza posizione ai 150, Massimiliano ha infine risucchiato anche l'olandese, toccando nettamente secondo con un tempo che migliora di 20 centesimi il suo primato personale. «Per un attimo ho pensato di poter acciuffare anche Klim - ha detto poi in conferenza stampa, alternando frasi in italiano al suo fluente inglese -. Sapevo che avrei dovuto giocare all'attesa, perché questi avversari sono più veloci di me. Ero ottimista e contavo di andare a medaglia. A metà gara ho capito che ce l'avrei fatta. Mi sono sognato questo momento da quando ho saputo che questi Mondiali sarebbero stati a Perth. Anche i miei genitori sono arrivati fin qui in Australia per starmi vicino, come sempre hanno fatto. Questa medaglia è anche loro». Non a caso, dopo la cerimonia di premiazione, Massimiliano ha lanciato i fiori di rito alla mamma sugli spalti. «Questo è l'ennesimo secondo posto - ha aggiunto -, ma quello degli Europei di Siviglia in agosto (battuto dall'inglese Palmer, ndr) mi aveva amareggiato. L'oro prima o poi arriverà, lo sento. Sono contento anche che Klim non abbia battuto il record mondiale di Lamberti. Con Giorgio avrei desiderato gareggiare spalla a spalla, ma lui si è ritirato troppo presto. Comunque un giorno vorrei essere io a succedergli come primatista dei 200. Credo di poterci riuscire». Interrogato in proposito, l'australiano Klim ha detto che ritenterà di migliorare il record di Lamberti (l'46"69) e di non aver mai temuto di perdere la finale di ieri, anche se ha aggiunto che in futuro terrà d'occhio quel biondo italiano. «E farà molto bene», gli ha subito risposto Rosolino. Questo grande talento del nuoto azzurro ha infatti enormi margini di miglioramento, avendo cominciato ad allenarsi sul serio soltanto da una stagione. Prima aveva preferito concludere gli studi (al¬ l'Istituto Alberghiero), affidandosi in vasca soprattutto alla sua classe. Il padre gli ha trasmesso il carattere ottimista e un po' fatalista, oltre a quell'arte di arrangiarsi in qualsiasi situazione. Dalla mamma ha invece ereditato - a parte il ciuffo biondo, gli occhi blu e un sorriso da Hollywood - la freddezza per vincere la tensione prima delle gare e la determinazione per diventare finalmente, a 19 anni, un nuotatore professionista. Soltanto una stagione fa, infatti, Rosolino nuotava sì e no per 67 chilometri al giorno, appena un terzo di quanto già allora faceva quotidianamente il suo «gemello» azzurro Emiliano Brembilla, l'altra nostra grande speranza di questi Mondiali. Inoltre, Max non si è mai voluto spostare dalla sua Napoli, dove lo allena alla Canottieri il tecnico Riccardo Siniscalco e dove il padre e lo zio dove il padre e lo zio Giorgio gestiscono alcuni ristoranti nella zona di via Caracciolo, feudo culinario dei Rosolino. I suoi primi exploit di nuotatore risalgono agli Europei juniores del '95, con l'oro dei 100, 200 e 400 si. Nello stesso anno vinse poi il bronzo con la 4x200 si azzurra agli Europei assoluti di Vienna, quindi fu sesto nei 200,400 e nella 4 x 200 si alle Olimpiadi di Atlanta '96. Infine, agli Europei andalusi dello scorso agosto, ha ottenuto l'argento nei 200 e nei 400, tuttora la sua gara preferita nella quale qui a Perth ritroverà da avversario anche il suo amicone Emiliano Brembilla. «Quella è la mia distanza, nella quale sono più preparato che nei 200», ha ribadito ieri. E c'è già chi lo vede emergere come possibile terzo incomodo fra i due favoriti Brembilla e Hackett, quest'ultimo idolo di casa proprio come Klim. «Dopo questo argento, sono appena a un quarto della mia strada in questo Mondiale». Gli avversari dei 400 e delle due staffette a stile libero sono avvisati. Giorgio Viberti Klim, idolo locale, vince ma non balte il record di Lamberti. Max assicura: «Un giorno quel primato sarà mio» Dopo il podio, la dedica e i fiori per la madre australiana seduta in tribuna Massimiliano Rosolino è nato a Napoli l'I I luglio 1978 da padre napoletano e madre di Melbourne Al suo attivo tre titoli juniores continentali nel '95 e due argenti nei 200 e 400 si agli Europei del '97 [FOTO LA PRESSE]