Biaggi: ho capito che Doohan mi teme

Biaggi: ho capito che Doohan mi teme MOTOCICLISMO Frecciate polemiche prima di salire sulla 500 Biaggi: ho capito che Doohan mi teme ROMA. Max Biaggi lascia la diplomazia a chi non sa tenere aperto il gas. «Io scavo il solco dove passo. Per le vittorie, non per le cadute ha detto il campione scherzando -. Per questo ho abbandonato la 250 dopo che le statistiche mi hanno incoronato il più grande di tutti i tempi in quella classe. Spero di essere all'inizio di un nuovo ciclo». E' il solito Biaggi, pronto a dichiarare guerra al mondo, amici compresi. Presentare il programma con la Honda, parlare della sua nuova 500 è forse solo una scusa. Per guidare una moto competitiva Max ha rinunciato a quasi il 30 per cento del suo ingaggio (4 miliardi e mezzo, invece di 7, secondo le indiscrezioni). Non ha ascoltato chi, come Doohan, gli aveva an, gli aveva consigliato di diventare la prima guida di Suzuki o Yamaha. «Così ho capito che mi considera un rivale, visto che non mi aveva indicato la moto migliore. Che, fra le mezzolitro, è l'Honda. E io con quella correrò», ha sorriso Biaggi. Poi una stoccata per la casa giapponese: «Tutti mi hanno detto che la 500 è una moto perfetta, non come la 250 dell'anno passato, piena di problemi e difficile da guidare. Anche se ero il solo a dirlo». La lingua del romano è velenosa come sempre. Alla Honda lo sanno come lo sapevano all'Apriha. Si spera che non scoppino altre guerre. Alla presentazione del suo nuovo team, il Marlboro-KanemotoHonda, affiancato dallo sponsor tecnico Q8, il romano ha sparato pure sui suoi predecessori, cioè su chi ha cercato successi nella classe regina: «Passaggio molto diffile, si è rivelato un triplo salto mortale per altri campioni». Allusione sco¬ perta, indirizzata alla disgraziata esperienza di Capirossi. Biaggi è convinto di fare bene, ma per ora in pista con una moto strapotente come la 500 ancora non ci è mai stato. «Il 24 di questo mese proverò in pista a Phillip Island, in Australia. Sarà il mio debutto assoluto sulle moto più veloci del mondiale. Probabilmente quel giorno sarò l'unico pilota Honda a girare», ha detto Max, senza tradire preoccupazione. E ha aggiunto «Dovrò cambiare stile di guida, ma siamo nati per imparare e anche questa sarà una sfida interessante. Comunque ho fiducia nella squadra che Erv Kanemoto sta approntando. A quanto so sarà composta da tecnici giapponesi, dotati di esperienza specifica rienza specifica sulle Honda Gp 500». La Honda sembra tenere in grande considerazione il campione delle 250: gli presterà la moto preparata per il giapponese Okada pur di anticipare il suo contatto con la 500. Più di tanto Max non verrà aiutato, lo ammette lui stesso: «Non avrò trattamenti speciali. Nel contratto non se ne fa cenno, ma il vero campione è quello che supera i difetti della moto». Dopo le prove il primo appuntamento per il motomondiale è fissato a fine marzo in Malesia, su un circuito che Biaggi ama molto: «Spero di arrivare con i primi, se dovessi perdere più di 20 secondi rispetto al vincitore della gara sarebbe una disfatta. Comunque anche se non partirò con il numero 1 sulla carena cercherò di farmi rispettare, sarò combattivo come sempre». Il Corsaro Nero è pronto per il suo arrembaggio alla classe regina. [a. g.] Biaggi, Jebutto difficile

Luoghi citati: Australia, Malesia, Roma