«Scudetto? Un affare tra Inter e Juventus»

«Scudetto? Un affare tra Inter e Juventus» Zaccheroni: per l'Udinese il 3° posto è ok «Scudetto? Un affare tra Inter e Juventus» MILANO. «Lo scudetto? Un affare tra Inter e Juventus. Noi? Per carità, non c'entriamo con la lotta per il campionato». Così Alberto Zaccheroni, il tecnico dell'Udinese, all'indomani del pareggio casalingo con il Napoli che gli ha fatto perdere due punti preziosi sulla coppia di testa del campionato. Aggiunge: «Siamo al momento decisivo della stagione e incominciano a venir fuori i valori veri. Per noi è già un grande successo trovarci in questa posizione, ci stiamo a meraviglia. Cercheremo di difenderla con i denti, per conservarla sino alla fine. Senza, ripeto, pensare al tricolore, perché non abbiamo i mezzi di Inter e Juventus». L'allenatore friulano dice queste cose con un sorriso intervenendo, a Milano, alla consegna degli Oscar assegnati dall'Associazione Calciatori. «Il fatto che sia stato giudicato tra i migliori tecnici della passata stagione, dietro a un grande collega come Lippi, mi dà un'enorme gioia che mitiga in parte l'amarezza della gara contro il Napoli - afferma -. Gara nella quale siamo stati ancora una volta fortunati perché abbiamo rimediato in extremis a una sconfitta. Purtroppo la squadra non c'era con la testa. Tutti, nessuno escluso. Cose che capitano nel calcio, non solo a noi». Ma non sono mancate le sorprese, nell'ultima di campionato. E Zaccheroni commenta così la pesante sconfitta rimediata dal Parma: «Un fatto già visto: anche nella passata stagione la squadra di Ancelotti collezionò batoste, però poi si riprese alla grande e arrivò addirittura seconda». Il condottiero delle zebrette friulane non è tenero con il Napoli: «Secondo me difficilmente riuscirà a salvarsi: dipende molto dalla quota salvezza. Tre anni fa, quando l'Udinese sfiorò la retrocessione, bastarono 34 punti per evitare la caduta. Stavolta dubito che saranno sufficienti e il Napoli non è in grado di farne più di trenta». Come miglior goleador Zac pronostica Bierhoff o Batistuta, «la lotta si deciderà all'ultima giornata». Poi si sofferma sul Milan: «Può fare molto di più, ma non riesce a trovare la continuità». Una frecciatina a Zeman: «Ho visto che con il Milan ha adottato la stessa tattica già usata con noi. Altro che attacco continuo: tutti indietro pronti a colpire in contropiede». L'allenatore rivelazione del campionato non dimentica di fare i complimenti a Lippi: «Un grande che merita di vincere l'Oscar perché è riuscito a tenere la squadra in tensione per tre anni di seguito. Il suo merito deriva dalla capacità professionale e dall'esperienza. Ripeto, Marcello è il più grande di tutti perché i migliori tecnici del mondo sono tutti in Italia. Arri- vare dietro di lui, l'essere stato votato da oltre 300 giocatori, è un onore enorme. Significa che anch'io ho fatto qualcosa di buono». Scontata la domanda sul suo futuro e sul fatto che il patron Pozzo non accetta di attendere fino a marzo per sapere se rimarrà o andrà via: «Pozzo - replica Zaccheroni - dopo essersi arrabbiato la scorsa settimana perché ho preso tempo non mi ha più detto nulla. Segno che anche lui è d'accordo con la mia scelta. Aspettiamo. Due mesi in fin dei conti passano in fretta. Onestamente non ho ancora deciso nulla». Zaccheroni si congeda salutando Totti che Nizzola ha appena dichiarato degno di indossare la maglia della Nazionale. Totti ringrazia, si dice pronto al grande salto, ma intanto pensa ancora alla traversa colpita contro il Milan che ha negato il successo alla Roma: «Un vero peccato. Soltanto sfortuna. Ma mi accontento perché abbiamo ottenuto un punto importante dimostrando che possiamo ancora concorrere per l'alta classifica». Nino Sorniani Alberto Zaccheroni condanna il Napoli: «Non farà più di 30 punti. Quindi, è diffìcile che si salvi»

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