Milella e la sua «posta dei lettori» senza compiacersi delle tragedie di Alessandra Comazzi

Milella e la sua «posta dei lettori» senza compiacersi delle tragedie IWU'&TIW Milella e la sua «posta dei lettori» senza compiacersi delle tragedie COME mai voi che avete tra i settanta e gli ottant'anni convivete, mentre se la mettono in pratica i giovani, la convivenza, vengono considerati dei ribelli?». Questa è una delle domande di Giovanna Milella, fatta ieri nella prima, leggermente concitata puntata di «Cara Giovanna», il nuovo programma di Raiuno in onda alle 14 e che prende spunto, come si può intuire dal titolo, dalle lettere che i telespettatori mandano alla' giornalista, ex conduttrice di «Chi l'ha visto?». Ricordiamo che fu la Milella a raccogliere la pesante eredità della Raffai, che andava in onda sulla guglielmina Raitre. Si pensava, allora, che la trasmissione, così pesantemente identificata con la bionda Donatella, non avrebbe più avuto successo se fosse passata di mano. E invece si è visto che in quel caso era la formula ad essere vincente, più che il protagonista. Gli ascolti si sono sempre mantenuti sullo stesso livello, con la Raffai, con la Milella e ancora adesso con Marcella De Palma. Non a caso, infatti, quando Bonolis si sposta di rete, si sposta con tutto il programma e non soltanto con la sua gentile presenza. E si è vista anche la china imboccata dalla Venier che su Canale 5 non è più riuscita a trovare la formula giusta, pur essendo lei, ovviamente, sempre se stessa. Giovanna Milella è dunque tornata in tv, su Raiuno, con un programma che si può inscrivere nel genere della «tv di servizio». Si tratteranno argomenti, a gentile richiesta dei telespettatori. Per la puntata di esordio, un po' farraginosa per via di inconvenienti tecnici soprattutto audio (mi senti, non ti sento, guarda che la signora ha l'auricolare staccato) c'è stato prima di tutto un collegamento con una casa di riposo di Ravenna, dove pare ci siano moltissimi innamorati. Il clima era festoso, i figli raccontavano i fidanzamenti dei genitori ottantenni e di quanto tutto ciò fosse opportuno, avesse riequilibrato i rapporti familiari. Evidentemente hanno voluto cominciare con ottimismo, purtroppo le cronache ci ricordano che spesso sono ben altro, le case di riposo. Poi si è parlato dei motorini e dei caschi. C'era in studio una signora, la mamma di Andrea, un ragazzo morto per un trauma cranico che si era procurato in seguito ad una caduta dal motorino, sul quale stava viaggiando senza casco. Andrea era figlio unico, e l'asciuttezza della madre impressionante. Come sempre, di fronte a queste testimonianze televisive, ci si chiede se certe cose servono: se qualche giovane in più sarà toccato dalle parole della donna, se gli passerà la voglia di essere imprudente, oppure se gli unici ad essere ancora più impauriti saranno i genitori, essendo i ragazzi imperturbabilmente sicuri della vita che hanno davanti. Comunque, la Milella conduce con rispetto e serietà questo «contenitore di servizio» che tratta e tratterà senz'altro argomenti di interesse generale. Quindi, la televisione non risolverà i problemi, ma almeno li solleverà. E, speriamo, senza mai compiacersi dei delitti e delle pene. Alessandra Comazzi

Persone citate: Bonolis, Giovanna Milella, Marcella De Palma, Milella, Venier

Luoghi citati: Ravenna