Le analogie con Nerval di B. V.

Le analogie con Nerval UMBERTO ECO Le analogie con Nerval PARIGI. Nel ruolo divertito di «amico di famiglia di passaggio», Umberto Eco ha partecipato alla presentazione parigina della mostra su Picasso. Dove hanno preso la parola, oltre al curatore Jean Clair, Paolo Viti e Feliciano Benvenuti di Palazzo Grassi, l'ambasciatore Vento, il presidente di Fiat France Giorgio Frasca, Pietro Corsi dell'Istituto Italiano di Cultura. Eco ha ricordato il significato del viaggio in Italia. Tappa formativa negli anni d'apprendistato, d'ogni artista nordico. Nessun francese, inglese, tedesco, tra '700 e '800, poteva esimersi dal valicare le Alpi se nella vita voleva poi dipingere o scrivere. Da Goethe a Stendhal sino ad Asterix. «Scorrendo il catalogo - ha detto - si scopre in quale modo profondo Picasso sia stato influenzato dal paesaggio, dalle situazioni urbane, dall'arte italiana. Mi sono divertito a trovare analogie tra il viaggio di Picasso e quello di Nerval, sapendo benissimo che nessuno può trovarle. Tutti e due hanno scoperto negli affreschi di Pompei un contatto con i miti e le immagini antiche, con Iside, con Hermes. Picasso era a cavallo tra il periodo "rosa" e "azzurro". Nerval tornò colpito, ossessionato da fantasmi rosa e blu». [b. v.]

Luoghi citati: Asterix, Italia, Parigi, Pompei