La Borsa promuove Hdp di V. S.

La Borsa promuove Hdp IL PUNTO DEI MERCATI La Borsa promuove Hdp MILANO. Nonostante la voglia di ottimismo, piazza Affari non è riuscita ieri ad ignorare del tutto il crollo dei mercati asiatici. E difatti ha affrontato l'apertura in deciso ribasso. Un ribasso che ha continuato a prevalere fino a metà.pomeriggio quando, proprio alle battute finali, il ritorno al rialzo di Wall Street ha dato la spinta tanto attesa. Conclusioni: l'indice Mibtel si è lasciato alle spalle una caduta che si era allargata fino al 2,7% per chiudere in sostanziale equilibrio a 26.177, con un piccola perdita dello 0,21%. Uno scatto che ha portato Milano a registrare il miglior risultato fra le Borse europee, tutte irrimediabilmente travolte dal Sud Est asiatico. Eppure la giornata si era messa assai male, e sembrava destinata a non cambiare rotta, soprattutto dopo l'apertura negativa di Wall Strett che faceva scattare la sospensione automatica. Tuttavia, anche nella protratta fase di ribasso di piazza Affari gli scambi si mantenevano su livelli elevati, tanto da superare alla fine i 3000 miliardi. Se molti sceglievano di realizzare i guadagni ottenuti, altri compravano, in un mercato che continuava a girare bene, senza soste. Mentre alcuni operatori salutavano addirittura come benvenuta la pausa di riflessione, dopo l'inarrestabile corsa al rialzo dei giorni precedenti, che solo giovedì della passata settimana aveva conosciuto una breve sosta. Nel complesso, nella prima parte della seduta si indebolivano le blue chips, fatta eccezione per le Hdp che, sulla scia dell'accordo con Valentino, hanno vissuto una giornata al toro. Della holding di partecipazioni nata dalla costola di Gemina sono passati di mano oltre 87 milioni di titoli per un controvalore di 107 miliardi, con un bilancio finale in progresso dello 0,92% (dopo aver toccato punte di +5%). In controtendenza anche Olivetti che, in attesa della americana Wang, saliva dell' 1 %. E Alleanza che, dopo il via all'accordo di bancassurance con Cariplo, migliorava dell'1,28%. A metà pomeriggio la sorpresa: sotto la spinta di acquisti a piene mani, New York invertiva il trend subito imitata da piazza Affari. I prezzi tornavano a lievitare, guidati dai settori bancario e finanziario. Rovesciando la tendenza, Bancaroma passava da una perdita vicina al 3% ad un guadagno del 2,6%, le Imi salivano del 2,16%, la Comit dello 0,76%, Credit dell'1,23%. Non riusciva a riportarsi in attivo Ambroveneto, il cui titolo ordinario, che aveva corso più di tutti fino all'altroieri, chiudeva in ribasso dell'1,67%. Finale negativo per Mediobanca (-2,44%) e Generali (-0,93%), per i titoli industriali con grossi interessi all'estero come Fiat (-2,1) e Pirelli (-3,76%), e per l'Eni, schiacciata dal nuovo ribasso del prezzo del petrolio. Secondo la Newsletter dell'Ufficio Studi di Comit, le prospettive positive sul futuro della Borsa sono «chiaramente esposte ai rischi che scaturiscono dall'evoluzione della crisi asiatica», che non sembra destinata a esaurirsi presto. Per i mercati europei un pericolo viene da Wall Street, penalizzata anche dalle attese di un rallentamento della crescita degli utili societari 1998, più marcato del previsto. [v. s.]

Persone citate: Olivetti

Luoghi citati: Milano, New York