Petrolio ai minimi, benzina meno cara

Petrolio ai minimi, benzina meno cara I prezzi mai così bassi dal 1994. Gli analisti: TOpec dovrà tagliare la produzione Petrolio ai minimi, benzina meno cara Rischio di crisi economica in molti Paesi del cartello ROMA. Oil for food. Rinnovato l'accordo Onu con Baghdad, sul mercato arriva il petrolio iracheno, merce di scambio per forniture alimentari, e sul mercato l'oro nero tocca le quotazioni più basse da quattro anni a questa parte. Le forniture dall'Iraq vanno infatti a combinarsi con gli effetti di un inverno finora particolarmente mite e queste due circostanze hanno attenuato i temuti rialzi su carburanti e combustibili dovuti ad un dollaro ruggente. A Londra il barile di greggio è sceso a 15,10 dollari, raggiungendo così, con una perdita di 40 centesimi, la quotazione più bassa dal 24 aprile '94. A Singapore il barile è sceso di 62 centesimi (è a 15,13 dollari). A New York i contratti con consegna a febbraio sono in calo del 2 per cento, a 16,30 dollari al barile, con un calo del 27 per cento rispetto ad ottobre. Così i prezzi della benzina scendono e in Italia, alle riduzioni annunciate nelle scorse settimane e quelle di 5 lire il litro fatte scattare ieri da Q8 ed Esso, oggi anche Erg e Api diminuiranno di altre 5 lire i prezzi alla pompa. Il listino dei carburanti consigliato dalle petroli- fere ai benzinai vede così la super a 1910 lire il litro, la benzina verde a 1810 ed il gasolio per diesel a 1435 lire. Ma se per gli automobilisti il ribasso del greggio è fonte di buone notizie così non è per Paesi come l'Iran, la Nigeria, l'Algeria o la disastratissima Indonesia, che vedranno ridursi una delle principali fonti di entrate. Inoltre ci sono altre fonti di apprensione per i produttori: la crisi asiatica, ad esempio, che dovrebbe determinare un vistoso calo dei consumi anche nel «Far East», ma anche la decisione Opec di aumentare del 10 per cento, a 27,5 milioni di barili il giorno, il tetto produttivo dei Paesi del «cartello» preoccupa non poco. Anche se molti analisti prevedono che, a questo punto, l'Organiz¬ zazione petrolifera farà marcia indietro e ridurrà il tetto ufficiale di produzione. Ma, mentre la monitorizzazione fatta dal Middle East economie survey apre orizzonti poco confortanti, secondo gli analisti della Lehman Brothers il peggio è passato. Un rapporto della banca d'affari sottolinea infatti che le persistenti tensioni sui mercati asiatici, il recente innalzamento dei tetti produttivi da parte dell'Opec, la prospettiva di una revisione delle quote produttive dell'Iraq e gli effetti di un inverno più caldo del previsto si sono già pesantemente riflessi sui prezzi del greggio e, di conseguenza, sui corsi delle compagnie petrolifere. E, pur riconoscendo che il 1998 sarà un anno di sfida per i gruppi del comparto, nel rapporto gli analisti sottolineano che quasi tutti i corsi delle petrolifere riflettono attualmente una previsione di prezzo al barile di 17-] 8 dollari contro una stima di 19 dollari, elaborata da Lehman Brothers escludendo gli effetti di un eventuale aumento delle vendite irachene, che causerebbero una revisione a 18 dollari della stima. [v. cor.] ■ Hi QUANTO COSTA LA SUPER compagnia super "verde- gasolio gpl ■ AGIP PETROLI 1905 1805 1435 905 ■IP 1905 1805 1435 905 ■ ESS0 1910 1810 1435 910■ Q8 1910 1810 1430 910■ ERG 1910 1810 1435 910■ TAM0IL 1910 1810 1440 910■ API 1910 1810 1435 910■ SHELL 1915 1815 1440 910PREZZI IN LIRE AL LITR0 DA 0GGI