A Rossignolo le redini di Telecom

A Rossignolo le redini di Telecom Conserverà solo la presidenza di Zanussi Electrolux. Tommasi: presto l'intesa At&t A Rossignolo le redini di Telecom Succede a Rossi con pieni poteri ROMA. Il nome è una conferma. La notizia è che la nomina di Gian Mario Rossignolo alla presidenza della Telecom Italia chiude definitivamente la complessa fase di transizione della holding dall'universo pubblico a quello privato, e segna l'ingresso in quel territorio puramente operativo in cui ci si confronta con un mercato liberalizzato e globale, e si combatte solo a colpi di prodotti e di strategie. La decisione è stata presa ieri sera dal consiglio di amministrazione del colosso Tic, ed era largamente attesa. Questo poco toghe all'importanza del momento. Il 1998 è l'Anno zero delle telecomunicazioni, il settore è aperto alla concorrenza, e le sfide che attendono l'erede di Sip e Stet sono ormai tutte difficilissime. C'è voluto più di un mese per trovare il successore di Guido Rossi, andatosene a fine novembre non senza polemiche dopo aver compiuto il suo mandato e archiviato una privatizzazione febee come poche altre. Ha lavorato una squadra di esperti, che ha stilato una rosa di candidati dalla quale alla fine è saltata fuori la «soluzione inattaccabile» promessa: Rossignolo, presidente della Zanussi Electrolux, sessantasettenne di Vignale Monferrato, uomo di punta dell'impero industriale della famiglia svedese Wallemberg, con un'esperienza che va dall'auto ai frigoriferi, dai cuscinetti a sfera alla telefonia. La designazione è pesante, gradita ai forti azionisti privati e insieme capace di offrire garanzie ai soci più piccoli, anche perché Rossignolo non si presenta per nulla come un presidente di rappresentanza. Il Consiglio di amministrazione Telecom dimostra di puntare sul suo nuovo comandante, gli ha attribuito le deleghe per l'organizzazione dei lavori del eda stesso e la presidenza di due comitati consultivi (che potrà rappresentare anche individualmente). Il primo è il comitato strategico (ne fanno parte 1 amministratore delegato Tomaso Tommasi di Vignano e i consiglieri De Leo, Profumo e Serafino; ha l'ultima parola su orientamenti, budget, investimenti, nomine e politiche finanziarie) in cui avrà compiti di supervisione sulla strategia e sviluppo del gruppo Telecom e sul coordinamento finanziario. L'altro comitato - Audit e corporate governarle - vede la presenza dei consiglieri Jaeger, Livingstone e Visentini ed ha competenze in materia di bilancio e controlli interni. Completano il quadro la funzione di riferimento per l'area comunicazione e a quella internai auditing. Rossignolo ha deciso di rinunciare a tutte le cariche ad eccezione di quella, onoraria, di presidente della Electrolux Zanussi Spa. Esprimono un giudizio positivo la TJilte (il sindacato Tic della Uil) e il pds (per bocca di Lanfranco Turci), convinto che «questo può significare innovazione anche nella dirigenza di Telecom». Qualche perplessità la si trova sul fronte di Forza Italia, non tanto sull'uomo («persona di grande esperienza e valore»), quanto sul come verrà gestita in futuro la holding: il senatore Vegas afferma di «dubitare che il governo non abbia influito sulla scelta». Ne sentiremo certo delle altre, ma ora la Telecom non ha tempo per le polemiche. L'anno è cominciato con il lancio del Dect, il telefonino da città, e un mercato nazionale da circa 35 mila miliardi, che gh esperti vedono raddoppiato entro il 2007. Nei prossimi mesi, al rivale sinora solitario Omnitel, si aggiungeranno Wind (Enel e Deutsche Telekom) e Albacom (Mediaset), in gara per il terzo gestore dei telefonini e oltre. Sarà la guerra miliardaria dei prodotti, dunque. E la stagione delle allenze. Si attendono in particolare notizie dal fronte del perfezionamento dell'intesa con gli americani della At&t. Nominato Rossignolo, il consiglio di amministrazione ha trattato anche questo dossier e l'amministratore delegato Tommasi di Vignano ha preannunciato una decisione definitiva sui contenuti dell'accordo per le prossime settimane. Prima della decisione, ha precisato, il fascicolo deve passare sui tavoli di vertice della società americana e di quelle che fanno capo al consorzio Unisource. [m. zat.] CHI SIEPE IN CONSIGLIO BAKER Mark [At&t 1,2%] SERAFINO Vittorio [Imi 0,75%, Ina 0,25%] PROFUMO Alessandro [Credit 0,7%, Roto 0,3%] DE LEO Francesco [Ifil 0,6%, S. Paolo 0,6] GUTTY Gianfranco [Generali 0,3%, Comit 0,5%, Alleanza 0,4%] SMITS Paulus [Unisource 1,2%] VISENTIN! Gustavo [Fondi d'investimento] LIVINGSTONE Jeffrey [Fondi d'investimento] D'ANGELO Nicola [Ministero delle Comunicazioni] IZZO Lucio [Ministero del Tesoro] JAEGER Pier Giusto VICEPRESIDENTE [Fondi d'investimento] TOMMASI DI VIGNANO Tomaso AMMINISTRATORE DELEGAI 0 ROSSIGNOLO Gian Mario PRESIDENTE :.WS5 SWSMSS Gian Mario Rossignolo, presidente della Telecom

Luoghi citati: Roma, Vignale Monferrato