Lo spogliarello assolto a metà

Lo spogliarello assolto a metà Una sentenza contribuisce a fissare nuovi confini al comune senso del pudore Lo spogliarello assolto a metà La Cassazione: è reato solo se si passa ai fatti ROMA. Dal più classico degli intrattenimenti hard - lo spogliarello - la Cassazione ha colto l'occasione, con la sentenza 135 della Terza sezione penale, per rinnovare i connotati al comune senso del pudore. In particolare la Suprema Corte pur riconoscendo che il «concetto di osceno può mutare in relazione alla maggiore permissività dei costumi e, quindi, restringersi per il più elevato tasso di indifferenza raggiunto dalla coscienza sociale», ha tuttavia stabilito che «l'uomo medio ncn tollera che un pubblico spettacolo anziché consistere nella semplice rappresentazione di attività sessuali sia concreta espressione dell'istinto sessuale». Per questo motivo è stata confermata la condanna (reclusione e multa) inflitta dal pretore di Cervignano del Friuli e confermata dalla Corte di Appello di Trieste alla titolare di una discoteca non perché nel locale avesse organizzato uno strip tease, ma poiché la spogliarellista aveva nel suo numero, tra l'altro, leccato il torace di uno spettatore dopo averlo cosparso di gelato e passando dalla mimica ai fatti. Un comportamento lesivo del comune senso del pudore per la Cassazione, che ha respinto le tesi della difesa per cui «se anche in tv vengono proposti in prima serata nudi e balletti erotici non si può pretendere che uno spettacolo "live" possa limitarsi a uno spogliarello castigato». Infatti per la Suprema Corte la soglia della rilevanza penale delle espressioni della sessualità non può essere stabilita né «con esclusivo riferimento alla mentalità di chi tiene in scarsa considerazione i valori morali e spirituali» né «attribuendo indebita rilevanza ad eccessi di natura sessuale diffusi dai mezzi di comunicazione». Tra libertini e bacchettoni la Cassazione sceglie, in questo genere di controversie, il giudizio dell'uomo medio che non si scandalizza per uno spogliarello, ma «non tollera» in un pubblico locale scene da «Nove settimane e mezzo». [Ansa] Una scena del film «Strip-tease»

Luoghi citati: Cervignano Del Friuli, Roma, Trieste