Uccide il padre a coltellate e veglia in casa il cadavere

Uccide il padre a coltellate e veglia in casa il cadavere L'Aquila, la ragazza è malata di mente Uccide il padre a coltellate e veglia in casa il cadavere 7/ corpo è stato trovato dopo 3 giorni Tradita dal sangue nel corridoio L'AQUILA. Ha ucciso il padre a coltellate, e ha continuato a infierire sul cadavere, un colpo dopo l'altro. Un omicidio senza un perché. Gianna Caldarelli è una ragazza minuta, ha 24 anni, un visino tondo con i capelli che le scendono sulle spalle. E' lei l'assassina. E' accusata di parricidio. A notte fonda, quando esce dalla questura de L'Aquila, scortata dagli agenti di una «volante», ha gli occhi sgranati. I flash e la presenza dei giornalisti non la infastidiscono. Scruta tutti e il suo sguardo rimane fisso anche quando partono le sirene: destinazione, il carcere di Teramo, in una cella di isolamento, sotto strettissima sorveglianza. Il suo legale, avvocato Bruno Pettinicchio, dopo un inter rogatorio durato più di sei ore, dirà che si tratta di «una ragazza afflitta da gravissimi problemi di natura mentale lasciata a se stessa». Gianna Caldarelli ha sgozzato il padre, Alberto, 55 anni, operaio dell'Enel. Una ragazza problematica, che nell'inverno dello scorso anno rimase per qualche giorno, anche di tt l bl di notte, sul balcone di casa. «Devo fare un fioretto alla Madonna», diceva ai passanti e ai vicini di casa. Per farla desistere intervenne la polizia. Proprio per il suo precario stato psichico era stata ricoverata in strutture specializzate, ma rifiutava le terapie. Per questo le liti con il padre erano sempre più frequenti. La follia, alla fine, ha aperto una breccia mortale nella notte di venerdì scorso in una modesta abitazione del quartiere Torrione, dove la ragazza viveva sola con il genitore. Per due giorni è rimasta in casa a vegliare il cadavere del padre, avvolto in una coperta e nascosto sotto un divano-letto, depistando chiunque le chiedesse notizie dell'uomo: vicini di casa, parenti, e persino la polizia che ha scoperto l'omicidio solo domenica notte. La madre, separata dal marito, si era allontanata da tempo dalla casa di via Cardinal Mazzarino. E fuori regione vivono anche il fratello maggiore e una sorella più piccola, coinvolta tempo fa in una brutta storia di droga. Ad avvertire gh agenti era stato un cognato della vittima. Alberto Caldarelli sabato, avrebbe dovuto recarsi a Roma per una visita dentistica che gh aveva prenotato il marito della sorella. Preoccupato per la sua assenza, il cognato aveva tentato inutilmente di raggiungerlo telefonicamente e quando domenica si è recato a L'Aquila nella sua abitazione, aveva subito intuito che era successo qualcosa di strano. Gianna lo aveva appena fatto entrare nel corridoio. «Non so dov'è papà», gli aveva detto, «Ora è megho che torni a gho che torni a Roma altrimenti farai tardi». Ma all'ingresso, in bella vista, c'erano ancora il giaccone della vittima, le chiavi della sua auto e il suo telefonino. La polizia è arrivata qualche minuto più tardi. Gianna era visibilmente infastidita, ma ha cercato di osten- tare sicurezza: «L'ho già detto a lui che mio padre non c'è. Che pensate, che lo abbia nascosto in casa?». Aveva ripulito tutto. Il coltello da cucina lo aveva spezzato e gettato nel cestino dei rifiuti. Ma a tradirla sono state alcune macchie di sangue sulle pareti del corridoio e su uno specchio. Quando gh agenti hanno trovato il cadavere è rimasta impassibile. Si è contraddetta più volte e, dopo innumerevoli e fantasiose versioni, ha raccontato l'omicidio. Ha assalito il padre alle spalle, nel corridoio: le prime due coltellate letali alla gola, poi, come una furia, al petto, al torace e sotto le ascelle. «Gliel'ho detto che lui non era mio padre, che io sono la figlia di Tarzan. Non mi ha creduto. Mi ha portato una pizza avvelenata e io non l'ho mangiata. Procuratore, dormo a casa sua questa sera?». Roberto Ettorre Gianna Caldarelli

Persone citate: Alberto Caldarelli, Bruno Pettinicchio, Gianna Caldarelli, Roberto Ettorre Gianna

Luoghi citati: L'aquila, Roma, Teramo