«No all'Università di massa»

«No all'Università di massa» Il presidente della Camera: troppo pochi i laureati in Italia «No all'Università di massa» Violante: ha fallito il suo obiettivo GENOVA. «L'Università di massa è stata un fallimento», ma «in nessun caso può essere sacrificato il diritto delle ragazze e dei ragazzi capaci e meritevoli di raggiungere i gradi più alti negli studi, anche qualora siano privi dei mezzi economici per farvi fronte». Il presidente della Camera, Luciano Violante, a Genova per l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università, ha parlato così dell'accesso allo studio. «L'università ha fallito proprio nel suo scopo originario - ha detto - che era quello di garantire il raggiungimento dell'istruzione universitaria al numero più elevato possibile di giovani, a prescindere dalla loro condizione economica e dalla loro classe sociale». «Ancora oggi - ha proseguito il presidente della Camera - su 100 laureati 42 sono figli di imprenditori, liberi professionisti, dirigenti e quadri, mentre solo 12 sono figli di operai o di categorie simili». «C'è un rapporto strettissimo - ha concluso - tra risorse e servizi e c'è l'esigenza di un uso ottimale ed equo delle risorse. Altrimenti l'università non consentirebbe di prepararsi a chi vuole farlo e nella vita sarebbero premiati solo coloro che hanno alle spalle solide realtà familiari che li sostengono». Violante ha infine dichiarato di ritenere che il recente decreto del ministro vada nel senso di «non sacrificare il diritto allo studio ai meritevoli anche se privi di mezzi economici». E il primo plauso viene da destra. Commenta Giampiero Cannella, presidente di Azione universitaria, l'organizzazione di An: «Sull'Università di massa finalmente Luciano Violante sconfessa la sinistra, che per un cinquantennio negli atenei ha fatto riecheggiare la demagogia del tutto a tutti, del 36 politico e dell'antimeritocrazia. Il fatto che Violante prenda atto del totale fallimento della ricetta della sinistra non può che farci piacere; purtroppo le iniziative del ministro Luigi Berlinguer sono poco rassicuranti». [Ansa] • INFORMAZIONE PUBBLICITARIA —I

Persone citate: Giampiero Cannella, Luciano Violante, Luigi Berlinguer

Luoghi citati: Genova, Italia