Borrelli
Borrelli Borrelli «No comment» in Procura MILANO. (Attendo con animo sereno», diceva ieri mattina Francesco Saverio Borrelli. Ma al pomeriggio, quando la decisione arriva e suona come una sconfitta per il pool, il procuratore si chiude nel riserbo. «Ringrazio per la notizia ma non ho niente da aggiungere», manda a dire ai cronisti. Ed è un atteggiamento che manterranno anche D'Ambrosio e gli altri pm. Intanto, in attesa della decisione definitiva della Camera, il gip Alessandro Rossato potrebbe decidere di fissare la data dell'udienza preliminare del processo che vede imputati, oltre allo stesso Previti, Silvio Berlusconi, l'ex giudice Renato Squillante e l'avvocato Attilio Pacifico. I cui legali proprio ieri hanno tentato un'interpretazione sul no all'arresto di Previti. «Oggettivamente quella della Commissione ha dichiarato l'avvocato Andrea Fares per Squillante - mi sembra la soluzione più corretta, sotto ogni profilo^ Sto giuridico che di'Opportunità». Ma in questo modo non si è creata una disparità di trattamento con il vostro cliente che proprio giovedì scorso è stato riarrestato? «Da un certo punto di vista sì, ma le valutazioni vanno fatte caso per caso. Inoltre noi contestiamo nel modo più assoluto che ci siano nuove esigenze di custodia cautelare per Squillante, figuriamoci perciò se non concordiamo con la decisione di respingere la richiesta di arresto per Previti». Sulla stessa linea anche l'avvocato Francesco Patanè, legale di Pacifico: «E' palese che in questo modo si sia venuta a creare una disparità di trattamento, a maggior ragione per Squillante. La richiesta di arresto per lui è arrivata tra l'altro dopo due anni di istruttoria e a processo ormai incardinato, quindi al di fuori dei tempi previsti dalla legge». La decisione della Commissione è però prettamente politica. «Non solo prosegue Patanè -. La Commissione ha giudicato correttamente decidendo che la procura di Milano è stata intempestiva e ha espresso anche un orientamento giudiziario. La Commissione è entrata nel merito della vicenda giudiziaria andando a stabilire se ricorrevano i presupposti per l'arresto. E ha deciso di no». [p. col.l
Luoghi citati: Milano
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