«Somotostatina gratis e ritiro la delibera» di Pierangelo Sapegno

«Somotostatina gratis e ritiro la delibera» Saccomanno è stato il primo ad autorizzare l'acquisto della cura Di Bella a carico dell'Usi «Somotostatina gratis e ritiro la delibera» L'assessore della Puglia: è la mia offerta alla Bindi BARI DAL NOSTRO INVIATO Facciamo finta che sia l'antiBindi. Dice: «Chiariamo subito. Non c'è nessuna guerra con la Bindi». Anche l'altro giorno diceva così, nell'aula di pretura, a Maglie. Poi però aggiungeva: «Lei non è un medico e non è mai stata in un ambulatorio a sentire le voci del dolore e a vedere i malati di tumore, quando viene la gente che ti racconta di vendere la casa per potersi comprare la somatostatina. Queste cose lei non le conosce». Beh, proviamo a parlare senza retorica, senza trombe. Michele Saccomanno, assessore alla Sanità, Regione Puglia. Alleanza Nazionale. Nessuna guerra con la Bindi. Anche se, dice. Anche se? «Fa di tutto per non incontrarmi. Si vede che le faccio paura». Oggi vi vedete, però, a Roma. «Sì. Con un po' di ritardo». In che senso, scusi? «Nel senso che io quest'incontro lo avevo già chiesto il 22 dicembre. E chiedevo che fosse fatto entro il 7 gennaio, in tempo per evitare che la magistratura passasse dalle ordinanze alle sentenze. Come non detto». Ecco. Oggi c'è l'incontro. 16,30 al ministero. Che cosa vi direte? «L'importante è che non diventi un modo per chiedere la disponibilità a chiudere la somministrazione di questi farmaci». Cioè, che non le chieda di ritirare la delibera? Lei teme questo? «Anche. Questa volta con l'ammalato terminale che facciamo? Gh togliamo i viveri?». Ma perché? Intanto non è partita la sperimentazione? «Ma la sperimentazione è a numero chiuso. Un domani gli si dirà: lei nella sperimentazione non può entrare. E' il ministro che lo dice: noi dobbiamo sperimentare secondo i canoni internazionali. D'accordo. Attenti, però. Il malato terminale non rientra in questi canoni. E allora io mi dico, come si fa dirgli di no. Ecco, io domani dirò questo. Ma credo che avrò problemi». Perché ne è così sicuro? «Perché questa è l'indicazione che dà la Bindi. E invece questa libertà terapeutica bisogna lasciarla al malato terminale. Da assessore porterò semplicemente avanti questa battagha sino alla fine». Quindi lei non ritira la debberà se parte la sperimentazione? «Ma no, nella maniera più assoluta. Qui bisogna mettere tutti nella condizione di scegliere. Si sapeva da dieci anni, questa cosa, adesso è di una portata tale che all'ammalato terminale le nostre parole non interessano più niente». E se il ministro le chiederà di ritirare il prowedimento? Lei cosa dirà? «Beh, io temo che sia proprio così. E io le dico questo: che posso farlo solo se si fa qualcosa per impedire al malato di doversi approvvigionare di somatostatina sul mercato nero. Perché questa è la realtà. Ci sono già le indagini dei carabinieri». Non facciamo tanti giri di parole. Lei ritira la sua delibera, se il provvedimento diventa nazionale: è così? «Ma certo. Deve essere così. Dobbiamo fare in modo che diventi nazionale». Mi scusi, ma se davvero l'interesse è quello del malato, non c'è il rischio che diventi una battagha sterile, destra e sinistra contrapposte e tempo che si perde? «Mi dispiace. La contrapposizione non è voluta da noi. E se devo essere sincero forse non sarebbe voluta da tanti che sono nel governo. Ma si è creata una situazione per cui certe persone si sentono in dovere di difendere posizioni in cui non credono soltanto per uno spirito di parte. E poi mi scusi, questa che con me non vuol parlare...». Che intende? «Ma guardi quello che è successo a Domenica In. Io ero stato chiamato, mi sembra fosse il dottor Taglialavoro: mi aveva detto che c'era un dibattito con il ministro, le facciamo sapere. Bene. Poi mi dicono che il ministro fino al 16 non ha intenzione di fare dibattiti. Ieri sera mi dicono che alla fine ha accettato, ma solo per via telefonica. Oggi mi chiamano, e lei mi nega il dibattito. Ma le sembra il modo?». Beh, a proposito di dibattiti, anche lei assessore ha la sua parte. Ha appena detto che il ministro della Sanità non è un medico, ma un poliziotto. Conferma tutto? «Certo. Parola per parola. E' colpa sua se ci troviamo in questa situazione. E' un pohziotto. La legge è fatta per gli uomini, non il contrario. Lo dice anche il Vangelo che piace tanto alla Bindi. E come si sente un vero cattoheo a far perdere la dignità alle persóne? Perché non è perdere dignità dover vendere le case e i propri beni per potersi salvare?». Non si può mai finir di far polemiche, assessore? «Ma io ho sempre collaborato con il ministero. Gli ho dato un contributo altissimo. Guardi, io non so come dire. Se la battaglia la perdo, mi dispiace per gli altri. Che cosa vuole che me ne freghi per me. Ma di fronte a certe cose non ce la faccio a restare impassibile. La Bindi dice che non è colpa sua, che è la Scienza che deve dare una risposta? Non è vero. Non si può turlupinare così gli altri. La sperimentazione si poteva fare un anno fa. E questa è colpa sua. La verità è che lei è stata male consigliata. E lei questo lo sa, eccome se lo sa. Dice che sfioro il penale con il mio atteggiamento? E lei con le cartelle? Non si sfiora il penale imponendo la richiesta deUe cartelle?». Niente pace, allora? «Ma sì, ma sì. A me interessa il malato. Solo che... E' tutto quel che succede in questa storia che fa arrabbiare. Oggi ho saputo che il presidente dell'Ordine dei medici di Mantova farà sanzioni disciplinari ai colleghi che prescrivono somatostatina. Ma questo è pazzo. Pazzo, pazzo. Stanno permettendo arricchimenti illeciti perché dalle farmacie è scomparso il farmaco, c'è chi protegge interessi nemmeno nascosti in maniera turpe, e lui perseguita medici che agiscono secondo coscienza. Me lo dica lei. Ho ragione o no? Eh, ho ragione?». Pierangelo Sapegno «La sperimentazione va bene, ma non si può tagliare i viveri a chi è nell'ultima fase della malattia» L'assessore alla sanità della Puglia, Michele Saccomanno

Persone citate: Bindi, Di Bella, Michele Saccomanno, Saccomanno

Luoghi citati: Maglie, Mantova, Puglia, Roma