«Parità di sì e no, ecco il rischio»

«Parità di sì e no, ecco il rischio» «Parità di sì e no, ecco il rischio» La Russa: ma tutto dipende dai popolari IL PRESIDENTE ASSERITE OMILANO NOREVOLE La Russa, come va a finire con Cesare Previti? Se la sente di fare un pronostico sulla decisione della Giunta per le autorizzazioni a procedere? «Dipende dai popolari. Se votano "no", la richiesta d'arresto di Cesare Previti non passa». E i leghisti? «Non credo che si schiereranno con i "sì", o si asterranno o voteranno "no" anche loro. Alla fine mi sa che le probabilità maggiori, sono per un "no" all'arresto di Previti». Anche senza il suo voto? Conferma che, come ex avvocato di Previti, non parteciperà alla votazione? «Certamente. Ma c'è un rischio». Quale? «Che finisca in parità. Che i "sì" e i "no" si equivalgano». E allora? «Vorrei fare un appello, un invito al fair play per quei parla- mentari di sinistra che hanno già deciso di votare "sì". Sarebbe giusto che qualcuno, magari di Rifondazione che si è già espresso per l'arresto, non partecipasse al voto. Via io, via uno di loro. E così i voti tornerebbero dispari, senza il rischio di parità». Le dispiace, non essere in questo caso Giunta, lei che ne è il presidente... «Mi dispiace sì, ma la mia è una scelta ponderata. Per un breve periodo, sono stato avvocato difensore di Previti. In coscienza non mi sembrava giusto votare, anche se in passato ci sono stati casi incredibili». Quali? «Ci sono parlamentari che hanno votato procedimenti innescati da loro stessi. Oppure c'è il caso di Vittorio Sgarbi, che in qualità di componente della Giunta ha votato in passato per casi che lo riguardavano direttamente». Però a fine gennaio, quan¬ do l'intero Parlamento sarà chiamato a decidere su Previti, lei ci sarà. Vero? «Prenderò la parola e voterò». Come voterà? «Per il "no" all'arresto. Gli ex avvocati, per il fatto di essere diventati ex, non rinunciano al proprio convincimento. Voterò secondo coscienza, senza urlare al complotto come qualcuno sta facendo. Credo semplicemente che i presupposti non siano così forti per autorizzare l'arresto di un parlamentare». Dice così perché Previti è di Forza Italia e del Polo come lei, che sta in an? «Il problema è semphee. In questo caso ci sono due interessi diversi, entrambi tutelati dalla Costituzione. Il primo è che la magistratura faccia il suo lavoro. Il secondo, sancito dall'articolo 68 della Costituzione, è che il Parlamento mantenga il suo plenum, la sua integrità». Lei dice che voterà secondo coscienza, ma sarà così per tutti? Anche in aula? «In Giunta si è sempre cercato di non votare secondo lo schieramento politico. In aula potrà essere diverso, è difficile che si verifichino divisioni nei partiti. Anche se qualche volta è capitato. Certo è che se su 600 parlamentari, 500 seguono l'indicazione di schieramento, quei 100 che votano secondo coscienza spariscono». Molti sostengono che se non passa l'arresto di Previti, è uno schiaffo al pool di Milano che l'ha chiesto. Condivide? «Assolutamente no, questa è la tesi che sostengono quelli che vogliono l'arresto di Previti a tutti i costi. Non si tratta di decidere o Previti o il pool. E anche se non passasse l'arresto, non credo lo si debba configurare come una sconfitta per i magistrati di Milano». Ah, no? «I magistrati hanno chiesto a un giudice sulla base degli elementi raccolti di procedere contro Cesare Previti. Il giudice, fatta propria quella richiesta, l'ha trasmessa a noi. Una volta, quando si parlava di autorizzazioni a procedere, bisognava valutare se c'era fumus persecutionis nelle richieste che arrivavano dalla magistratura. Adesso è diverso». In cosa? «Lo ripeto. Si tratta di vedere se i presupposti alla base della richiesta di arresto formulata dalla magistratura di Milano contro Cesare Previti, sono così pesanti da far venire meno l'altra esigenza, quella del plenum del Parlamento, della sua integrità». Fabio Potetti «Io non sarò in giunta. Perciò faccio un invito al fair play: non partecipi al voto anche qualcuno favorevole all'arresto» Il presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera Ignazio La Russa (An) si asterrà dalla votazione

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