Il mostro di Verona si scusa in aula «Sono rammaricato»

Il mostro di Verona si scusa in aula «Sono rammaricato» Processo Stevanin per 6 delitti Il mostro di Verona si scusa in aula «Sono rammaricato» VERONA. C'è voluta l'insistenza e l'abilità dei suoi difensori ma alla fine, dalla bocca di Gianfranco Stevanin sono uscite parole di rammarico per i sei omicidi - il pm Maria Grazia Omboni ha corretto il capo d'imputazione inserendo tra le vittime anche una donna fotografata presumibilmente priva di vita ma mai identificata - di cui è accusato. Negli ultimi istanti della sua lunga deposizione, cinque udienze, quasi 30 ore passate al tavolo dei testi, l'agricoltore, 37 anni, di Terrazzo (Verona) si è detto «amareggiato per quello che è successo». «Non mi so spiegare il perche di certi fatti - ha detto riferendosi alle vittime - erano tutte persone con le quali c'era un certo sentimento. Farei di tutto per farle tornare in vita». Nonostante tutto, Stevanin, l'uomo che schedava le sue amanti perché un simile archivio avrebbe potuto tornargli utile come fotografo, resta in possesso di una grande dose di autostima. «Sono una brava persona - ha ripetuto ieri in aula - che ha solo bisogno di cure». [Ansa] Stevanin Stevanin

Persone citate: Gianfranco Stevanin, Maria Grazia Omboni, Stevanin

Luoghi citati: Verona