«Ma Hong Kong non c'entra»
«Ma Hong Kong non c'entra» «Ma Hong Kong non c'entra» // virologo rassicura: nessun nesso con il virus influenzale asiatico NAPOLI. Non c'è alcun rischio di contrarre il virus responsabile della cosiddetta «influenza dei polli», nella vicenda relativa alla distruzione di circa quarantamila galline nel Napoletano, in uno stabilimento per la produzione di uova fresche. A sgombrare il campo da eventuali dubbi è il prof. Giulio Tarro, primario virologo dell'ospedale napoletano Cotugno. «Non esiste alcun nesso tra le forme di salmonella e quel tipo di virus - spiega Tarro -. La salmonella è un'infezione che si contrae per trasmissione orofecale: maneggiando alimenti con le mani sporche, soprattutto se ciò avviene in uno stabilimento, c'è il rischio di contaminarli. Evidentemente sono stati contaminati i gusci di uovo e le forme di salmonellosi successivamente si sono trasmesse nella catena alimentare. La salmonella Enteritinis è solo una delle tante forme di questa infezione. I sintomi sono mal di pancia, dissenteria, febbre e questo tipo di infezione non dovrebbe dar luogo a forme tifoidee». Ma l'on. Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Commissione Agricoltura della Camera, rendendo noto di aver chiesto al ministro Bindi di conoscere in modo chiaro le risultanze della vicenda, sostiene che «l'abbattimento di 40 mila polli desta evidenti sospetti avvenendo in concomitanza col diffondersi di notizie sull'influenza dei polh: ho forti dubbi sulla trasformazione di questi polli abbattuti in mangime per animali, in mancanza di rigorosi controlli sull'utilizzo effettivo per uso animale di tali mangimi. Ci si chiede quali tipi di conseguenze può avere un mangime proveniente da animali malati nell'alimentazione di altri esseri viventi. Non vorremmo ritrovare queste sostanze negli hamburger; sostanze provenienti da polli che senza controlli fanno la fine per esempio del latte in polvere per animali, troppe volte utilizzato per l'alimentazione umana». [m. e]
Persone citate: Alfonso Pecoraro Scanio, Bindi, Giulio Tarro, Napoletano, Tarro
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