Trema la Grande Muraglia 47 morti e duemila feriti

Trema la Grande Muraglia 47 morti e duemila feriti CINA Il sisma ha colpito Pechino e il Nord-Est del Paese Trema la Grande Muraglia 47 morti e duemila feriti PECHINO. E' di 47 morti e duemila feriti il bilancio del terremoto che ha investito la Cina nordorientale: la terra ha tremato ieri ai piedi della Grande Muraglia, facendo sussultare i palazzi di Pechino. L'epicentro è stato localizzato nelle campagne a 220 chilometri a Nord-Ovest della capitale, dove c'è stata solo un po' di paura, ma nessun danno. I distretti più colpiti sono quelli di Zhangbei e Shangyi, sotto la Grande Muraglia, al confine della regione dello Hebei con la Mongolia Interna, dove abitano circa 200.000 contadini su un'area di 500 chilometri quadrati, pochi per gli standard cinesi. Almeno centomila persone hanno subito gravi danni. Sono 20.000 i senzatetto. Il terremoto si è verificato all'ora di pranzo. La gente è fuggita in strada anche a Zhangjiakou, la città più vicina all'epicentro, ma non ci sono stati danni. Le autorità locali e centrali hanno soDecitato i soccorsi; aiuti di prima necessità (coperte, materassi, indumenti pesanti) stanno affluendo nella zona a nord della Grande Muraglia. Si ammette tuttavia che per il momento un gran numero di persone saranno costrette all'addiaccio. Ed è questo che preoccupa: le temperature di notte scenderanno fino a 14 gradi sotto zero. In compenso lo sciame sismico, dopo le 123 scosse di assestamento seguite all'onda d'urto iniziale, sembra essere terminato. Il presidente cinese Jiang Zemin e il primo ministro Li Peng si sono messi in contatto con i dirigenti regionali per sollecitarli a non risparmiare sforzi. In Cina gli eventi tellurici sono considerati forieri di importanti avvenimenti politici. Due mesi dopo il peggior terremoto nel Nord del Paese (7,8 gradi e 240 mila morti nel '76 nel Tangshanì morì Mao. [Agi]

Persone citate: Jiang Zemin, Mao

Luoghi citati: Cina, Mongolia, Pechino