Somatostatina al mercato nero

Somatostatina al mercato nero Somatostatina al mercato nero «Se la vuoi, paga cinque volte di più» LECCE. «Vuoi la somatostatina? Trovarla è possibile, ma costa cinque volte di più». Prima che la Regione Puglia ne autorizzasse la somministrazione gratuita e il ministero desse il consenso al metodo anticancro del professor Di Bella, un episodio è avvenuto e sta sollevando un dubbio: c'è stato mercato nero dei farmaci? La procura di Lecce potrebbe aprire un'inchiesta su un caso informalmente denunciato da un avvocato al pretore di Maglie, Carlo Madaro. E' il giudice che a dicembre ha imposto la somministrazione ai malati di tumore (ieri ha firmato il 15° provvedimento accogliendo un ricorso) dinanzi al quale si sta celebrando il processo in cui in settimana (giovedì o sabato) comparirà Di Bella. «Non sono un pubblico ministero - dice Madaro - dunque non posso aprire alcuna inchiesta. Mi limiterò a trasmettere queste informazioni alla procura». (Intanto, però, nei confronti del pretore sarebbe in vista un'ispezione del ministero, stando a voci di corridoio romane). E' stato proprio il pretore di Maglie a dare la notizia del presunto mercato nero, che va tut¬ tavia presa con precauzione e probabilmente non si riferisce a fatti avvenuti in Puglia. La «segnalazione» sarebbe infatti nata da uno scambio di battute tra un legale pugliese e il giudice, ma con riferimento a un'informazione proveniente dalle Marche. Il legale che si è lasciato sfuggire la notizia col pretore avrebbe infatti parlato telefonicamente con una persona della provincia di Macerata: chiedendogli suggerimenti sulla procedura da seguire per procurarsi i farmaci della terapia Di Bella, gli avrebbe raccontato di aver cercato vanamente la somatostatina fino a quando si è imbattuto in un farmacista «ottimista» che avrebbe detto: «E' impossibile trovarla, però si può vedere ma costa cinque volte di più». Si diffondono altre indiscrezioni allarmanti sullo sciacallaggio che il metodo Di Bella avrebbe scatenato. Nonostante siano solo tre in Puglia i medici che formalmente adottano il protocollo del docente modenese avendone diretta conoscenza, altri medici senza alcuna competenza specifica si starebbero proponendo in questi giorni, forti di una sperimentazione decisa dal ministero e dei successi decretati dalla pretura di Maglie. E diversi malati terminali manifestano propensione ad abbandonare le terapie normali. Tonio Aitino ISlflÉ Il pretore di Maglie, Carlo Madaro '■IH

Persone citate: Carlo Madaro, Di Bella, Madaro