«Non si può negare la speranza a chi soffre» di Gian Piero Moretti

«Non si può negare la speranza a chi soffre» «Non si può negare la speranza a chi soffre» Sanremo, primario ha l'okay a somministrare la terapia a «un paziente che non ha scampo» ISANREMO ERI mattina Gianni Stella, primario del pronto soccorso all'ospedale di Sanremo, si è rivolto al pretore per poter somministrare la somatostatina ad un paziente affetto da tumore. Il magistrato ha accolto il ricorso e Stella ha iniziato personalmente a praticare la cura Di Bella all'ammalato. Dottore, lei conosceva questo paziente? «No, non l'avevo mai visto prima». Perché si è esposto così apertamente? «Sono contro l'accanimento terapeutico di certi oncologi. Di fronte ad un tumore, ad un paziente che non ha scampo, bisogna sempre cercare di mettersi nei suoi panni. Vi sembra corretto negare la speranza ad una persona che soffre?». Dunque lei è favorevole alla cura Di Bella... «Io andrei da un santone, a Lourdes. Farei di tutto per cercare di non morire. Oggi ad un paziente già operato, già sottoposto a trattamento, gh oncologi dicono "fai questa terapia e vai a casa ad aspettare la fine". Se esiste una possibilità su un milione, perché negarla?» Ha riflettuto prima di rivolgersi al pretore? «Certo. Poi l'ho fatto. Per fare del bene al malato e alla Bua famiglia» Ma perché la medicina ufficiale contesta questa cura? «Perché non è stata sperimentata. Perché va contro la scienza con la "S" maiuscola. Sono convinto che se scendesse sulla terra Gesù in persona a dire: "Vi offro la cura contro il cancro" non verrebbe creduto». La somministrazione della somatostatina può causare danni al paziente? «La terapia degli oncologi comporta pesanti controindicazioni: caduta dei capelli, vomito, nausea. La somatostatina da 10 anni la prescriviamo al pronto soccorso per alcune particolari patologie. Non danneggia l'organismo, al contrario lo stimola alla difesa contro il tumore. Il cancro va affrontato con una filosofia diversa». Dunque il cocktail di farmaci della cura Di Bella non fa male... «Le controindicazioni sono meno gravi rispetto alla chemioterapia, alla cobaltoterapia. Voglio fare un esempio: in un pollaio ci sono nulle pulcini, 900 bianchi, sani, e cento neri, che sono le cellule maligne del tumore. La "chemio" uccide 80 neri e 60 bianchi. Attenua, il male, ma alla fine distrugge l'organismo». E' favorevole alla somministrazione del farmaco gratuitamente? «Assolutamente sì. La somatostatina costa meno dell'interferone, un medicinale che somministriamo regolarmente gratis nella terapia per il controllo delle situazioni pre-cancerogene e le epatiti». Gian Piero Moretti

Persone citate: Di Bella, Dottore, Gesù, Gianni Stella

Luoghi citati: Sanremo