«Era nei Servizi» Un puovo giallo

«Era nei Servizi» Un puovo giallo la Ariosto «Era nei Servizi» Un puovo giallo ROMA. Un nuovo giallo su Stefania Ariosto. UAvanti in edicola oggi accosta il nome della grande accusatile di Cesare Previti ai servizi segreti. In particolare il quotidiano, in un articolo anticipato ieri alle agenzie di stampa, scrive che «già nel 1988» la donna «era sospettata dall'Ufficio di polizia criminale della questura di Roma, di essere funzionario dei servizi segreti». Il direttore dellVlvanfi, Giuseppe Scanni, ha dichiarato che la redazione ha lavorato «su documenti ufficiali, regolarmente depositati presso il tribunale di Roma». Il servizio contiene testi di intercettazioni telefoniche e i rapporti di pedinamento della Criminalpol. In uno di questi rapporti, si legge: «Da pedinamenti successivi si scopre che tale Ariosto al termine delle riunioni recavasi in via De Petris incontrandosi con funzionari del ministero. Da fonte bene informata ci è stato confermato che la stessa risulta essere funzionario del servizio...». Nel tardo pomeriggio, dopo che la Ariosto aveva definito «delirio da malato tenninale» le anticipazioni del giornale - smentendo di aver «mai avuto rapporti con i servizi segreti» - un comunicato ufficiale della Procura presso il tribunale di Roma ha smontato lo scoop: «Un rapporto datato 30 aprile 1988 e contenente anche il nome di Stefania Ariosto esiste - si legge nella nota - ma non corrisponde in alcuna parte nè al testo nè alla sostanza di quanto indicato dalle agenzie di stampa. Vi sono elementi di fatto, concernenti sia il contenuto dei documenti che la loro forma, che fanno ritenere che essi siano frutto di contraffazione; sono state di conseguenza disposte indagini al fine di accertare tale circostanza e, ove corrisponda al vero, di identificare gli autori della contraffazione». In serata, infatti, alcuni agenti di polizia hanno sequestrato nella redazione dell'Avariti il documento citato dal quotidiano. L'iniziativa è del sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Salvi. Secondo quanto si è appreso si tratta di un atto di indagine preliminare. Gli mquirenti stanno valutando la possibilità di aprire un fascicolo processuale sulla vicenda, che prenderebbe in esame l'ipotesi di reato di falso in atto pubblico, [r. i.] A.

Persone citate: Ariosto, Cesare Previti, Giovanni Salvi, Giuseppe Scanni, Stefania Ariosto

Luoghi citati: Roma