«I giudici sono pazzi»

«I giudici sono pazzi» Gasparri «I giudici sono pazzi» Maurizio Gasparri «E' una follia assoluta». Maurizio Gasparri non misura le parole come Alfredo Mantovano. Il nuovo coordinatore di An si limita a dirsi «perplesso» di fronte alle proposte di Ferdinando Galli Fonseca sugli stupefacenti, ma il suo predecessore va giù duro: «Sono dichiarazioni preoccupanti, deliranti e aberranti - sillaba al telefonino -. Ma in fondo non sono stupito: la magistratura è in preda a una follia dilagante. Questi giudici sono pazzi, e non solo quando perseguitano i cittadini. Come può un magistrato dire che bisogna distribuire gratis l'eroina? Mi auguro che il dottor Galli Fonseca si dimetta al più presto, certe dichiarazioni fatte da un giudice sono una vergogna. Almeno chi indossa la toga dovrebbe astenersi dal far propaganda alla morte di Stato...». Gasparri è il coordinatore dell'intergruppo parlamentare «Libertà dalla droga». Un organismo - spiega l'ex coordinatore di Alleanza Nazionale - che riunisce persone di diversi partiti: il capogruppo del Ccd Carlo Giovanardi, Piergiorgio Massidda e Alessandro Meluzzi di Forza Italia, Nicola Carlesi di An. «Sono in gran parte esponenti del Polo - dice visto che è soprattutto da questa parte che si vuole ancora lottare contro gli stupefacenti. Ma attenzione, non è un problema che riguarda soltanto la destra». Alla prima manifestazione dell'intergruppo, mercoledì prossimo nella sala del refettorio di Palazzo San Macuto, dovrebbero partecipare anche esponenti dell'Ulivo come Giorgio Benvenuto e Rosa Russo Jervolino. «Spero che accettino il nostro invito - continua - vista l'importanza dell'iniziativa, che coinvolgerà anche organizzazioni non politiche, come l'associazione "Droga che fare" di Claudio Sorrentino e il Modavi, e uomini come don Pierino Gelmini e Andrea Muccioli». Il convegno di Roma, che non a caso sarà replicato nel pomeriggio da un'iniziativa analoga a Strasburgo, viene presentato come una forma di sensibilizzazione dei parlamentari italiani e europei. Tra mercoledì e giovedì, infatti, il Parlamento europeo esaminerà una proposta di risoluzione presentata dall'ex ministro della Sanità olandese Hedy D'Ancona. «Un progetto pericoloso - commenta Gasparri - che prevede non solo la depenalizzazione della cannabis, su cui avremmo molto da dire, ma addirittura l'adozione di forme sperimentali di distribuzione gratuita delle droghe pesanti. E' vero che le risoluzioni di Strasburgo non sono leggi, ma è evidente che un'evenutale approvazione avrebbe mia certa rilevanza. Per questo abbiamo creato una formazione trasversale di parlamentari antidroga, che nasce dal Polo ma va oltre 0 Polo: sappiamo per certo, ad esempio, che i popolari europei voteranno contro». La riunione di Roma era in programma da giorni. Cambia qualcosa dopo l'uscita di Galli Fonseca? «Su questo giudice e sulle sue follie credo di essere stato chiaro taglia corto Gasparri -. L'eroina di Stato è una vergogna, e sia chiaro che noi di An non siamo i soli a pensarla così: Pino Arlacchi, che certo non è imo dei nostri, ha detto che "con la droga non si può convivere". Ha ragione da vendere. E invece dobbiamo assistere ai deliri di magistrati credono di avere il diritto di giocare con stomachevole cinismo non solo con la libertà, ma anche con la vita dei cittadini. E' intollerabile: per questo mi appello a Scalfaro, il cattolico, il difensore del volontariato e della vita. Ma il Capo dello Stato è anche il presidente del Csm e non può far finta di nulla. Deve intervenire per chiudere la bocca a questo signore che è la vergogna della magistratura italiana...». Guido Tib erga Maurizio Gasparri

Luoghi citati: Ancona, Roma, Strasburgo